Vigilante ucciso a Napoli, il figlio:
«Processo da rifare? Spaccherei tutto»

Vigilante ucciso a Napoli, il figlio: «Processo da rifare? Spaccherei tutto»
di Oscar De Simone
Mercoledì 15 Luglio 2020, 18:06
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Ad oltre due anni dalla notte di Marzo in cui venne brutalmente ucciso Francesco Della Corte, non è ancora stata fatta giustizia. Dopo l'annullamento delle sentenze di condanna per i tre minori – da parte della Corte di Cassazione su ricorso degli avvocati della difesa – lo sconforto della famiglia è grande. 

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«Quando ho sentito della decisione presa in cassazione – afferma il figlio di Francesco, Giuseppe Della Corte – avrei voluto spaccare tutto. Non è possibile che questi ragazzi facciano quello che vogliono e che mio padre sia sotto terra. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, perchè è come se lo stessero calpestando ancora una volta. La nostra fiducia nella giustizia però è già stata messa in discussione quando fu concesso il permesso premio, l'anno scorso, ad uno degli assassini di mio padre. A questo punto mi auguro che ci sia l'aumento della pena visto che il Pm chiese – in un primo momento – diciotto anni di carcere. Credo che sia solo questa la cosa da rivedere».
 
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