Vigilanza sui bus a Napoli: «Il progetto si è fermato, non sono state coperte le tratte più a rischio»

Vigilanza sui bus a Napoli: «Il progetto si è fermato, non sono state coperte le tratte più a rischio»
Mercoledì 29 Gennaio 2020, 13:05 - Ultimo agg. 30 Gennaio, 06:32
1 Minuto di Lettura
«Il progetto Linea Sicura, presentato in pompa magna nella sede dell'amministrazione partenopea, come strumento per combattere l'evasione tariffaria e garantire la sicurezza di passeggeri e personale, dopo appena due mesi segna la prima battuta di arresto».

Lo afferma in una nota Adolfo Vallini, rappresentante dell'Usb, che ricorda come il protocollo tra Anm e polizia municipale «della durata di un anno, avrebbe dovuto costituire un deterrente rispetto ad aggressioni ed atti vandalici, invece così non è stato. E' invece stato - prosegue - un progetto disastroso dalla nascita sia perché il personale impiegato non è stato, per numero di persone utilizzate, capace di coprire tutte le tratte, soprattutto quelle più esposte, sia perché il territorio cittadino e gli orari più a rischio, quelli dopo le otto di sera, avrebbero richiesto un maggiore controllo».

LEGGI ANCHE Vigili sui bus e in metropolitana, ma a Napoli neanche i turisti pagano

«Difatti - continua Vallini - utilizzare i mezzi pubblici nel fine settimana in orario notturno è diventato molto pericoloso per la presenza di baby gang che si divertono a molestare gli utenti o a vandalizzare gli autobus o i treni». «Si può risparmiare su tutto - conclude il sindacalista - ma non sulla salute e l'incolumità delle persone»
© RIPRODUZIONE RISERVATA