Vigili a Napoli, a Capodanno la metà degli agenti con esenzioni e permessi

Via de Giaxa, radiografia dell'organico

Vigili a Napoli, a Capodanno la metà degli agenti con esenzioni e permessi
Vigili a Napoli, a Capodanno la metà degli agenti con esenzioni e permessi
di Valerio Esca
Sabato 31 Dicembre 2022, 09:37 - Ultimo agg. 1 Gennaio, 11:00
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Un vigile urbano su due può avvalersi di permessi e congedi legati all'assistenza familiare, malattie dei figli piccoli e permessi studio. Questi sono i dati, ad oggi, del corpo di polizia Municipale di Napoli. Si tratta di una fotografia dello stato dell'arte della polizia locale della terza città d'Italia, composta da lavoratori instancabili, oberati di lavoro e che spesso hanno situazioni familiari complesse. I congedi, le licenze e i permessi sono istituti previsti dalla legge 104, tre giorni al mese per i lavoratori che assistono familiari disabili; legge 53 per le malattie dei figli piccoli (che vale sia per i padri che per le madri, cumulabili tra i due anche se si lavora nello stesso corpo); e permessi studio, che consentono al lavoratore di non effettuare i turni di notte e di non lavorare la domenica. Tutto lecito, ma è innegabile che il rischio di utilizzo strumentalmente dei permessi sia altissimo.


I poliziotti municipali sono sempre meno. I dati si assottigliano mese dopo mese e i nuovi innesti, attesi per il prossimo anno 250 nuovi vigili, dei quali 50 ufficiali e 200 agenti semplici rischiano di perdersi nelle maglie dei pensionamenti già previsti, che solo per il 2022 sono 148 al 31 dicembre. L'assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli Antonio De Iesu assicura: «Tutti i nuovi assunti del concorsone andranno in strada. Nessuno verrà messo negli uffici e terremo aperta la graduatoria. Questo vuol dire che ai pensionamenti risponderemo con nuovi ingressi». Ma quanti sono i vigili a Napoli? In totale in organico sono 1250, di cui 40 non disponibili perché impiegati al settore legale. Di questi 324 sono ultra sessantenni, 180 sono utilizzatori di legge 104, 494 di legge 53, 30 utilizzano l'aspettativa prevista dall'articolo 42 per l'assistenza figli, 100 hanno limitazioni e svolgono soltanto servizi interni, altri 140 hanno parziali limitazioni. Questo rende l'idea del perché spesso in strada i cittadini napoletani lamentino la mancanza di divise della polizia locale. C'è poi il capitolo pensionamenti: nel 2023 oltre i 148 di quest'anno - in programma ce ne sono già 90 (12 a gennaio), più quelli di quota 102 e 103 al momento non ancora quantificabili - e quelli ritenuti inabili dal Mef per malattia. L'ipotesi è che i pensionamenti nell'anno che sta per arrivare dovrebbero aggirarsi intorno ai 130-150.

Per capire meglio come funzioni la divisione delle turnazioni e come si arrivi alla carenza di caschi bianchi per le strade della città, in particolare nei giorni festivi, è giusto far riferimento gli schemi utilizzati dal comando di via de Giaxa. Il personale impiegato nei giorni festivi rappresenta un quarto della forza disponibile secondo un turno programmato. Nella cosiddetta quartina la forza disponibile si aggira sui 280 tra agenti e capitani: di questi 50 vengono suddivisi in pattuglie Cot, ovvero di pronto intervento. Restano circa 230 vigili, dai quali vanno sottratti i non idonei e i parzialmente idonei (60 persone circa a quartina). Restano impiegabili 170 poliziotti municipali. Si devono infine sottrarre tutti coloro che seppur di turno richiedono, in quanto titolari, l'adesione agli istituti previsti per congedi e licenze: mediamente 60 persone. Ciò significa che in giro per la città nei festivi ci sono da 110 a 130 persone operative.

Intanto dopo il caso dell'assemblea sindacale del Csa convocata a Capodanno, è intervenuto il segretario generale Francesco Garofalo. L'intento? «Placare gli animi e tranquillizzare il sindaco Manfredi, le cui preoccupazioni, secondo quanto riportato dalla stampa, sembrano siano andate oltre misura.

La lealtà nei confronti dell'amministrazione e il senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza - rimarca Garofalo - che hanno sempre contraddistinto tutti i lavoratori e lavoratrici della polizia municipale di Napoli (cosa che nessuno ha mai messo in dubbio, ndr), nonostante le numerose difficoltà incontrate in questi anni, non verranno meno nemmeno stavolta. Per la notte di Capodanno, come sempre la polizia municipale farà il proprio dovere».

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