Villa Comunale di Napoli, irrigazione in tilt e aiuole secche: nuovi alberi a rischio

Villa Comunale di Napoli, irrigazione in tilt e aiuole secche: nuovi alberi a rischio
di Melina Chiapparino
Lunedì 13 Luglio 2020, 09:20
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La vegetazione muore e l'erba diventa sempre più gialla e secca. A rischio molte aiuole nella Villa Comunale che custodisce uno dei patrimoni arborei più vasti della città: manca infatti la dovuta irrigazione. Nell'area di oltre centomila metri quadrati, molte bocchette per l'irrigazione sono danneggiate o malfunzionanti ma, soprattutto, non funzionano cinque elettrovalvole che alimentano l'erogazione dell'acqua per circa il 50% delle aiuole presenti. Così da una parte, la Villa mostra una natura rigogliosa e prorompente, alle spalle di piazza Vittoria dove il restyling delle aree verdi è stato sincronico ai lavori per la stazione del metrò ma dall'altra parte, la natura è inaridita.

IL GIARDINO
Il giardino storico della Villa Comunale non è solo un prezioso polmone verde ma ha una caratteristica unica. Si tratta dell'alta percentuale di componente esotica della sua vegetazione, classificata in 112 entità vegetali per una percentuale del 72,3 % sul totale del patrimonio arboreo, come cita la ricerca del 2005 dell'Orto Botanico di Napoli in collaborazione con l'Università Federico II. «Non abbiamo mai assistito a una manutenzione ordinaria e costante del verde in Villa che necessiterebbe di un impianto di irrigazione adeguato considerando sia la grande quantità sia la peculiarità delle specie presenti», spiega Maria Teresa Ercolanese, presidente dell'associazione Gazebo Verde che punta il dito sulle nuove piantumazioni «a rischio senza la cura quotidiana». Il riferimento è alle 30 alberature appena inaugurate nell'area sottoposta ai cantieri della linea 6 del metro.

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L'IRRIGAZIONE
In un video sulla sua pagina Facebook, l'assessore comunale all'ambiente Luigi Felaco ha annunciato qualche giorno fa che «nei prossimi mesi ci sarà una riqualificazione della Villa tramite il finanziamento della Città Metropolitana di oltre 2 milioni di euro voluto fortemente dal sindaco». Il punto sottolineato dalle tante associazioni che monitorano lo stato del verde in città, riguarda proprio la richiesta di destinare risorse economiche per l'impianto di irrigazione della Villa che da sempre lascia a desiderare. Ora più che mai, con la compromissione delle elettrovalvole lesionate e guaste, ci si domanda quanto ci vorrà alla Napoli Servizi che gestisce la manutenzione dell'area, per riattivarle. «I nostri primi sopralluoghi che accertarono le cattive condizioni di molti ugelli per l'erogazione dell'acqua in Villa, risalgono al 2011 e, ad oggi, non ci risulta che l'impianto sia mai stato rifatto nonostante le nostre richieste spiega Antonella Pane che con l'associazione Progetto Napoli segue da 23 anni la Villa dove alcune aree, nella parte settecentesca, sono sprovviste dell'impianto».

LO STOP
Per risolvere il problema, c'è chi propone di «decentralizzare la manutenzione della Villa Comunale» come Francesco De Giovanni, presidente della I Municipalità che ha pagato a proprie spese la riparazione dei due decespugliatori in forza ai suoi 5 giardinieri e promette che «con le risorse del personale del Comune e i fondi dell'amministrazione la municipalità potrebbe garantire una manutenzione ordinaria costante della Villa». A conti fatti, molti impianti di irrigazione sono malfunzionanti o addirittura mai attivati. «In piazza Nazionale non è mai stata attivata l'irrigazione- aggiunge Armando Simeone, ex consigliere della IV Municpalità- anche in piazza Carlo III nonostante la presenza delle valvole da due anni non è possibile innaffiare perché le bocchette sono state danneggiate da vandali e mai aggiustate».
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