Fase 2 in Campania, De Luca apre tutto: «I bar restano aperti fino alle 2 nei weekend ma niente asporto alcol dopo le 22»

Fase 2 in Campania, De Luca apre tutto: «I bar restano aperti fino alle 2 nei weekend ma niente asporto alcol dopo le 22»
Venerdì 5 Giugno 2020, 15:38 - Ultimo agg. 20:18
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«Oggi come Campania camminiamo a testa alta e possiamo dire davvero che siamo stati la Regione che ha dato la prova più alta di efficienza e di capacità amministrativa». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della diretta Facebook con la quale ogni venerdì fa il punto sulla situazione coronavirus. 



«Lo dico con sobrietà ma anche con orgoglio - ha aggiunto De Luca - perché davvero abbiamo fatto un miracolo, un miracolo doppio se teniamo conto del fatto che eravamo appena usciti dal commissariamento, che continuiamo a essere la Regione d'Italia che riceve meno risorse da parte di tutti, e che ancora un mese e mezzo fa ho dovuto alzare la voce perché in Campania non arrivavano non dico i tamponi o i reagenti, ma le mascherine per gli operatori del 118. È stata una guerra».

«Non perderemo tempo nei confronti di protagonisti campagne aggressioni mediatiche. Zitti zitti, in questi due mesi e mezzo abbiamo già fatto come Regione Campania 6 querele per diffamazione. Lunedì scorso vi è stata un'altra trasmissionaccia per la quale le nostre querele arriveranno a 8, ne faremo altre 2». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, con riferimento alla trasmissione «Report» di Rai3, senza nominarla nel corso della sua diretta social del venerdì pomeriggio. «Quando vediamo qualche porcheria sugli organi di stampa e di informazione - ha spiegato De Luca - un minuto dopo arriva la querela per diffamazione, ma in silenzio, senza fare pubblicità gratuita a nessuno. Lunedì scorso vi è stata un'altra trasmissionaccia per la quale le nostre querele arriveranno a 8, ne faremo altre 2 in relazione a quella vergognosa campagna di aggressione mediatica su una rete della tv pubblica, con dei falsi vergognosi e clamorosi. Una doppia denuncia, perché in quel caso andremo sul piano penale ma anche sul piano civile, cioè del risarcimento». 
 


«La Asl Napoli 1 sarà per noi una bandiera, sarà una vicenda simbolica di quello che in Italia è la trasparenza amministrativa e la strumentalità politica» ha sottolineato De Luca. «La sanità campana - ha ricordato il governatore - è stata commissariata per 10 anni e per 10 anni i commissari di governo non hanno visto e sentito niente. Quando noi ci siamo insediati abbiamo cominciato una battaglia per buttare fuori dalla sanità i delinquenti, cominciando dal San Giovanni Bosco dove andai per un'intimidazione a un primario e trovai un parcheggio con sbarra nell'area interna. Lo gestiva un delinquente che si era impadronito dell'area e ci abbiamo messo 24 ore per smantellare tutto e buttarlo fuori. Noi, non il Ministero dell'Interno o il Governo. Poi abbiamo scoperto che la gestione dello spaccio interno all'ospedale avveniva senza gara da 12 anni, il gestore non pagava nulla all'Asl, abbiamo buttato fuori anche lui. Due anni fa chiesi all'allora ministro dell'Interno, tale Salvini, l'istituzione di un posto di polizia all'interno dell'ospedale: silenzio assoluto, tutti latitanti». De Luca ha ribadito che «la vicenda del San Giovanni Bosco e della Asl Napoli 1 sarà per noi un simbolo di quella che è la nostra trasparenza amministrativa e dell'ignavia e dell'irresponsabilità di quelli che dovrebbero tutelare i cittadini rispetto ai delinquenti e non lo hanno fatto per 10 anni. Faremo la radiografia degli ultimi 10 anni, altro che commissione di accesso».

De Luca ha poi aggiunto che «in ogni paese civile del mondo un sedicente giornalista che dà una notizia clamorosamente falsa rispetto a un'Asl verrebbe licenziato dopo 5 minuti. In Italia viviamo in un contesto da circo equestre, per cui ognuno pensa di fare quello che vuole. Siamo un Paese nel quale si confonde per giornalismo d'inchiesta quello che in altri Paesi si chiama violenza privata o semplicemente cafoneria. Tra l'altro - ha concluso - lunedì sera in contemporanea c'era il film 'L'ultimo samurai' con Tom Cruise: come si fa a essere così masochisti da vedere quella trasmissionaccia invece di un film meraviglioso e coinvolgente? Vale per il futuro, non siate depravati da perdervi con le scemenze».

«A Napoli c'è qualche soggetto che è un'assoluta nullità e che pensa solo a fare polemiche e provocazioni per cercare di strappare qualche titolo di giornale - ha aggiunto De Luca - non perderemo un minuto di tempo nei confronti di soggetti che rappresentano ormai, più che un problema politico, un problema psichiatrico, e non in senso metaforico. Quando ci sono problemi seri da affrontare, in qualche caso drammatici, non abbiamo tempo da perdere e dobbiamo puntare ai risultati, non alle polemiche. La tecnica che adoperano alcuni soggetti è di fare provocazioni continue per farsi pubblicità».
 


«Da stasera potranno ripartire le attività dei cinema all'aperto e dei drive in, mentre per i bar sarà possibile l'attività di musica di intrattenimento senza ballo e prolunghiamo l'orario di apertura fino alle 2 di notte nei fine settimana, ma manteniamo il divieto di vendita di alcolici e superalcolici per asporto dalle 22». De Luca è tornato poi sul tema dell'uso di alcolici da parte di minorenni: «Prima del Covid, nei mesi precedenti abbiamo avuto all'ospedale Cardarelli 37 ricoveri per intossicazione alcolica e per coma etilico, 20 dei quali riguardavano bambini dagli 11 ai 17 anni. Penso che sia un dato che debba far maturare una consapevolezza nell'animo di ognuno di noi, oltre che dei padri e delle madri di famiglia. Un bambino di 11 anni che va in coma etilico è una tragedia, non si può rischiare la vita per il consumo di superalcolici. La movida è un'attività bella e dobbiamo favorirla, ma dobbiamo anche fare di tutto perché avvenga tutto all'insegna della serenità e della tutela della vita dei nostri ragazzi. Così come dobbiamo dare una mano anche agli operatori commerciali impegnati nelle attività serali e notturne. Avremo incontri nei prossimi giorni anche con loro, per stabilire insieme delle regole che ci aiutino a vivere anche la movida in maniera civile, senza atti di bullismo, senza violenza o logiche di branco come avviene in tante città d'Europa nelle quali ci si diverte in piena serenità e rispettandosi».

«Verificheremo nelle prossime settimane l'uso delle mascherine, fermo restando che all'interno dei locali e per le attività commerciali rimarrà obbligatorio», ha aggiunto De Luca. «Sarà importante tenerle sempreanche quando non sarà obbligatorio. L'ordinanza nostra scade a metà giugno vedremo le decisioni da prendere, ma intanto per la nostra tranquillità cerchiamo di essere prudenti. Da oggi in poi quello che succederà non dipenderà dalle ordinanze o dalle forze dell'ordine, ma dal senso di responsabilità che ognuno di noi saprà mettere in campo. Ho fiducia nel grado di consapevolezza che i nostri concittadini hanno mostrato e che credo mostreranno anche per il futuro».

«Finiamo questo mese le prove concorsuali per chi ha fatto ricorso, tra fine giugno e inizio luglio cominciano a lavorare 2.500 persone del concorso della Regione Campania.
Cominciano ad andare nei Comuni e nelle corti d'appello». ha concluso De Luca. «Stiamo prevedendo la possibilità di un distacco - ha aggiunto - per chi ha già un lavoro e vuole un livello superiore e per i ragazzi che sono stati selezionati ma non ci sono posti a sufficienza, riteniamo che debbano andare comunque al lavoro. La sostanza è che i giovani vanno in 240 Comuni e nelle Corti d'Appello. Faremo poi un altro concorso fino a che non arriveremo a diecimila posti per i giovani della Campania».


 

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