De Luca: «Via l'obbligo di mascherine all'aperto, aumenteremo le presenze agli spettacoli. Discoteche aperte ma senza ballare»

De Luca: «Via l'obbligo di mascherine all'aperto, aumenteremo le presenze agli spettacoli. Discoteche aperte ma senza ballare»
Venerdì 12 Giugno 2020, 15:28 - Ultimo agg. 16:07
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«Credo che da lunedì 22 giugno renderemo facoltativo l'uso della mascherina - ha annunciato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Facebook. «L'uso della mascherina resterà obbligatorio nei luoghi chiusi, privi di aerazione e dove ci sono assembramenti - ha spiegato - sia chiaro, è sempre bene indossarla, è un motivo di ragionevole prudenza, e va sempre portata dietro nel caso all'esterno si creino situazioni di assembramento».

È in fase di preparazione un'altra ordinanza che porterà la firma del governatore della Campania Vincenzo De Luca e che consentirà l'apertura delle sale bingo, delle sale scommesse e anche delle discoteche ma, per queste ultime, solo per le attività di ristorazione, intrattenimento e bar ma non per le attività di ballo. Novità anche per le attività di spettacolo all'aperto «anche con più di mille spettatori», spiega De Luca in diretta Facebook e anche per le presenze nei locali chiusi in merito ai quali «avremo una graduazione». «La norma nazionale prevede solo 200 spettatori, per noi è una cosa irrazionale - spiega - l'ordinanza che sta preparando la task force avrà una articolazione del numero di presenze da consentire per gli spettacoli». Ed ancora, «a luglio possono partire i congressi ma siccome vanno preparati, dico agli organizzatori che possono prepararsi a celebrare i congressi in condizione di sicurezza non dal 14 luglio come prevede il governo ma dal 1 luglio». Consentire, ribadisce De Luca, anche le attività del Fai.
 
 


«Oggi la Campania ha l'indice di contagiosità che è il più basso di Italia, abbiamo l'indice di mortalità più basso d'Italia. La situazione è sotto controllo e ci consente di fare delle aperture anche molto ampie. Ci stiamo preparando ad una campagna di vaccinazione di massa», spiega e chiama in causa anche l'indagine in corso sull'apertura delle zone rosse. «È un motivo di soddisfazione in più per noi, noi non abbiamo aperto una dibattito sull'apertura delle zone rosse noi abbiamo deciso sulle zone rosse - ha sottolinea - anche per questo la Campania si è salvata, oltre al fatto di aver anticipato di 15 giorni le decisioni del Governo». 

De Luca ha poi definito una «vergogna istituzionale» il fatto che non si sia ancora decisa la data per le elezioni regionali e per quelle comunali. «Hanno paura di andare a votare», dice durante la consueta diretta Facebook e sottolinea: «È uno scandalo, non ci sono parole sul livello di irresponsabilità e cialtroneria del mondo politico. Si aprono le palestre, i campi di calcio, i mercati, le discoteche ma l'unica cosa che si potrebbe fare in piena tranquillità, e cioè l'esercizio del voto, non lo consentono. Le forze politiche hanno paura e il governo non dice nulla. M5S vuole menarla per le lunghe, la Lega, e Fdi sono contrari e così andremo a votare a settembre. Hanno deciso di calpestare il mondo della scuola, si apre e poi si richiude per le elezioni le forze politiche se ne infischiano del mondo della scuola».  

E ancora: «faccio una rapida battuta sulla situazione nazionale giusto per non perdere l'abitudine al masochismo». Poi, l'affondo, in merito agli Stati Generali: «Dieci giorni sono in genere la durata di un concilio ecumenico. Avremo motivo di grande consolazione dopo questi giorni, dopo questa sorta di concilio di Nicea da cui credo riceveremo tante tante certezze e soprattutto tanta semplificazione del nostro Paese...». «Da Roma ci arriva un quadro di grande confusione che ci convince ancora di più della necessità che abbiamo di prepararci nei nostri territori a risolvere da soli i nostri problemi, per quanto possibile», spiega. «Si stanno preparando a Roma gli stati generali sull'economia che da quello che leggo dureranno dieci giorni- aggiunge - se qualcuno di noi aveva dubbi sulla sburocratizzazione di tutto credo che la decisione di un confronto della durata di dieci giorni tolga ogni dubbio.

Siamo entrati pienamente nella società digitale».

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