Napoli: maxi rissa tra ragazzini, panico davanti alla stazione del metrò Materdei

Napoli: maxi rissa tra ragazzini, panico davanti alla stazione del metrò Materdei
di Antonio Folle
Giovedì 8 Aprile 2021, 22:30 - Ultimo agg. 9 Aprile, 07:50
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La tensione era già nell'aria da qualche giorno e oggi, nonostante i ripetuti appelli dei residenti del quartiere che chiedevano un controllo più serrato della zona, nel rione Materdei è scoppiata la violenza selvaggia. Nel tardo pomeriggio di oggi gruppi di ragazzi si sono affrontati a suon di calci, schiaffi e pugni, rendendo off-limits per diversi minuti piazza Scipione Ammirato. I cittadini della zona e i passeggeri in uscita dalla vicina stazione della Linea 1 hanno assistito inorriditi alla zuffa che è andata avanti per alcuni minuti in un crescendo di violenza. 

 

La rissa ha visto alcuni "picchi" , con ragazzi che non si risparmiavano colpi proibiti tra i cassonetti della raccolta differenziata e le auto in sosta.

Alla scena di violenza - cosa forse ancor più preoccupante - hanno assistito molti bambini che, mentre la zuffa andava avanti, a bordo di grossi scooter che, secondo legge, non potrebbero nemmeno guidare, si "divertivano" ad incitare gli altri alla lotta.   

Non è la prima volta che a Materdei accadono fatti del genere e più volte i residenti avevano lanciato l'allarme su un problema, quello della presenza di decine di giovani che si accalcano in piazza incuranti dei divieti di formare assembramenti, che diventa ogni giorno più preoccupante. Stavolta, a parte qualche naso ammaccato e qualche specchietto frantumato, non ci sono state conseguenze serie, ma non è difficile intuire che, con ogni probabilità, gli autori della violenta rissa di oggi pomeriggio torneranno presto ad incrociarsi in piazza, dando vita ad altri scontri.

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Le immagini parlano da sole - spiega Salvatore Paternoster dell'Associazione Giovani Promesse - violenza gratuita senza controllo, con scene che devono far riflettere su quanto il problema del recupero sociale dei giovani e la loro inclusione sia fondamentale. Siamo stanchi di vedere nostri coetanei senza opportunità trascorrere la loro giornata in strada, circondati da esempi sbagliati che spesso li portano a commettere errori che si porteranno dietro per tutta la vita. La semplice repressione - continua il giovane attivista - non basta, è necessaria anche la prevenzione. Sono anni che ci battiamo in tal senso, cercando di collaborare anche con le istituzioni. Tra i progetti che stiamo portando avanti c'è l'installazione di paletti di delimitazione proprio a piazza Ammirato, un modo per limitare gli scooter selvaggi che imperversano in piazza, mettendo in pericolo la vita dei poveri passanti. Purtroppo - conclude Paternoster - l'amministrazione comunale continua a rimanere inerme di fronte a scene come questa, ritenendo forse questo problema di secondo piano».

La presenza di decine di scooter in piazza e di assembramenti formati da decine di ragazzi quasi sempre senza mascherina è uno dei temi più "sentiti" dal quartiere che ha tentato più volte, anche attraverso una delicata mediazione del Comitato Materdei con le forze dell'ordine, di riportare ordine e civiltà sul territorio. Qualche risultato è arrivato, ma l'episodio di oggi dimostra quanto sia necessario e urgente un deciso "cambio di rotta" anche dal punto di vista delle istituzioni. 

«Non ne vogliamo fare necessariamente una questione di carattere sociale - spiegano i portavoce del Comitato Materdei - ma dal momento che un presidio fisso delle forze dell'ordine non è possibile, diventa indispensabile lavorare per risalire alle famiglie di questi ragazzi e cercare di estirpare il problema all'origine. Fermo restando la necessità di avere una maggiore collaborazione tra le stesse forze dell'ordine, si sente forte la mancanza della scuola, la mancanza delle famiglie e delle istituzioni in generale sul delicato problema della violenza giovanile».

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