Napoli, i 10 anni di attività di Casa Fiorinda: «Al centro empowerment, relazione tra donne e più autonomia»

Convegno A.b.i.t.a.r.e. in Fiorinda
Convegno A.b.i.t.a.r.e. in Fiorinda
di Emma Onorato
Giovedì 25 Novembre 2021, 16:55 - Ultimo agg. 23:56
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Casa Fiorinda, una struttura che da 10 anni accoglie le donne, sole o con minori, che portano sulle spalle il peso di una storia fatta di maltrattamenti domestici e continue violenze. 

Così in occasione della Giornata internazionale  per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Casa di accoglienza Fiorinda ha scelto di raccontare i risultati raggiunti durante questo arduo percorso. «In dieci anni abbiamo raccolto e messo in protezione 243 persone: donne e minori che hanno subito maltrattamenti in ambito domestico da parte di un partner, di un padre, di un marito o un ex marito - racconta Gaetana Castellaccio, responsabile dell'Area accoglienza donne della Cooperativa sociale Dedalus -. E le violenze che abbiamo ascoltato in questi anni sono le più disparate, dalla violenza fisica a quella psicologica, sessuale ed economica».

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La violenza economica è una di quelle violenze che, purtroppo, ancora oggi si stenta a riconoscere, come se non entrasse a far parte - a tutti gli effetti - del ramo delle tipologie di violenza: «Questo accade perché a volte si ritiene ancora abbastanza normale che la gestione delle risorse economiche all'interno di un nucleo familiare siano ad appannaggio dell'uomo, del marito». Eppure - da come spiega Castellaccio -  nonostante le vittime abbiano subito anni e anni di maltrattamenti, non riescono a lasciare il tetto coniugale, sono sopraffatte dalla paura perché non dispongono di un'autonomia economica, una paura che vince sulla necessità di scappare e chiedere protezione.

Casa Fiorinda - una struttura finanziata dal Comune di Napoli e gestita dalla Cooperativa sociale Dedalus - è diventata un tangibile punto di riferimento, un pilastro di accoglienza, riparo, ascolto  e protezione; segue un percorso ben strutturato che oltre ad offrire supporto, assistenza - in aggiunta a un'adeguata consulenza psicologica e legale - apre la strada verso un inserimento nel mondo del lavoro.

Un percorso orientato alla formazione professionale che si concretizza attraverso tirocini formativi (la strada per il conseguimento di una certa autonomia, ha inizio con un programma individualizzato che parte dall'ascolto dei desideri che ogni donna riserva, e che molto spesso è stata costretta a mettere da parte).

Durante il convegno emergono i valori portanti di Casa Fiorinda: «Alla base della metodologia del nostro lavoro di operatrici-antiviolenza c'è in primis l'empowerment della donna, e in secondo luogo la relazione tra donne, perché il problema della violenza maschile non è un problema emergenziale ma è un problema strutturale di questa società patriarcale che si fonda su una disparità storica dei rapporti di forza tra uomini e donne. Quindi il problema di ogni singola donna è il problema di noi tutte». Ma oltre all'ostacolo sociale che necessita di una trasformazione culturale, emerge la forte criticità sul tema dell'inserimento lavorativo delle donne che subiscono maltrattamenti, così la Castellaccio preme sull'importanza dell'autonomia: «l'autonomia economica è l'unico strumento, il vero volano, per la libertà delle donne». Sicuramente l'introduzione del reddito di libertà ha segnato un passo positivo, accendendo un faro  sul tema della violenza economica sulle donne, ma la Catellaccio tiene a precisare che la misura introdotta è ancora alquanto irrisoria: «Le risorse non saranno sufficienti a coprire nemmeno il 20% del fabbisogno nazionale. Quindi sicuramente è un buon segnale ma è necessario investire maggiori risorse». Sulla stessa linea anche l'Assessora alle Pari opportunità del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante, che evidenzia l'importanza del reddito di libertà ma al contempo sottolinea l'inadeguatezza delle somme destinate.

Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha preso parte al convegno e dichiara: «Oggi ricordiamo il tema della violenza sulle donne che continua ad essere uno dei grandi problemi della nostra società. Ricordare i dieci anni di attività di Casa Fiorinda è molto importante perché rappresenta un esempio virtuoso che dobbiamo cercare in tutti i modi di replicare sostenendo iniziative di questo genere», conclude. L'incontro A.b.i.t.a.r.e. in Florinda - organizzato al Maschio Angiono - è avvenuto in presenza di: Nicoletta Schiano di Cola di Casa Fiorinda, Tiziana Fortino di Dedalus Cooperativa Sociale, Simona Cappella assistente sociale e responsabile Csst San Pietro a Patierno, Francesca Ascione assistente sociale Csst San Lorenzo Vicaria, Giovanna Cozzolino referente Uoa Attuazione delle politiche di coesione del Comune di Napoli, Nunzia Ragosta presidente Cug del Comune di Napoli e Rosa Martino di Arcidonna Napoli.

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