Violenza sulle donne, i numeri
drammatici di Napoli e provincia

Violenza sulle donne, i numeri drammatici di Napoli e provincia
di Melina Chiapparino
Giovedì 26 Novembre 2020, 23:25
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Napoli si è “tinta” di rosso per ricordare le vittime di femminicidio nella giornata mondiale contro la violenza di genere, celebrata ieri. Dal Maschio Angioino che risplendeva con luci scarlatte all’inaugurazione di tre panchine rosse nei quartieri della zona orientale, la città è stata al centro di numerose iniziative a tutela delle donne. Non solo. “Napoli da 9 anni si costituisce parte civile in ogni processo di femminicidio” come ha sottolineato, ieri il sindaco Luigi de Magistris su twitter.

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I DATI

A Napoli, lo sportello rosa per le donne vittime di violenza dell’ospedale San Paolo, ha registrato un aumento del 24% delle aggressioni, a cominciare da inizio anno. Analizzando i dati nel dettaglio, la situazione partenopea riflette quando documentato nel report della Direzione centrale della polizia criminale, guidata da Vittorio Rizzi. Dal 9 agosto 2019, con il “Codice rosso”, sono stati introdotti nuovi reati e maggiori tutele per le vittime, per cui dall’inizio del 2020 i Questori hanno emanato 1.055 ammonimenti per stalking, 956 per violenza domestica e 352 provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare. Il report dedicato alla “violenza di genere che trova il proprio humus nella discriminazione, nella negazione della ragione e del rispetto”, come ha detto Franco Gabrielli, Capo della Polizia, indica come reato con maggiori trasgressioni, la violazione dei provvedimenti di allontanamento. Nell’arco di un anno, sempre in Italia, sono stati 11 i reati di costrizione o induzione al matrimonio con il 36% di vittime minorenni, 56 casi denunciati per il reato di deformazione dell’aspetto con autori per il 92% uomini e 718 denunce per il “revenge porn”, di cui l’81% vittime di sesso femminile e la Campania terza regione come numero di casi. Nei primi 9 mesi del 2020, si è registrato un aumento del 7, 3% dei femminicidi, con 88 donne uccise a fronte di 82 del 2019 per mano di partner o ex partner, nella fascia tra i 31 e 44 anni, spesso per motivi passionali.


IL CONTRASTO

Il comando generale dell’Arma dei Carabinieri ha reso operativo un prontuario per sensibilizzare e preparare i militari nella gestione tempestiva dei dissidi familiari.

Un protocollo attivato anche dal comando provinciale dei carabinieri di Napoli che, dal primo gennaio 2020, hanno raccolto 971 denunce per maltrattamenti in famiglia. Nell’ambito delle violenze domestiche, i militari hanno realizzato 304 arresti, denunciato 653 persone e notificato 159 divieti di avvicinamento. Altrettanto significativi sono i dati sullo stalking con 698 denunce raccolte dai carabinieri di Napoli e provincia, 142 persone arrestate, 390 denunce da parte dei militari e 166 divieti di avvicinamento notificati. Nello stesso arco di tempo, tre sono stati i femminicidi con le morti efferate di Maria Adalgisa Nicolai, a Portici, Romana Danielova, a Lago Patria e Lucia Caiazza, a Casavatore, uccise dai partner, tutti arrestati ad eccezione del primo caso, finito col il suicidio del carnefice. Da ieri, è cominciata anche la campagna di sensibilizzazione con l’affissione in ogni stazione e tenenza dei carabinieri della città e della provincia, di un poster con il quale invitare alla denuncia. “In questa semplice immagine si vuole rappresentare un vero e proprio “stop” simbolico alla violenza di genere” ha commentato il Comandante Provinciale di Napoli, Canio Giuseppe La Gala riferendosi a poster che ritrae la mano aperta di una donna. L’invito è anche a ricevere consigli e indicazioni, come è avvenuto nell’ultimo semestre per 35 donne accolte nella “stanza tutta per sé” allestita nella stazione dei carabinieri a Capodimonte, presto affiancata da altre stanze con il sostegno della Soroptimist Italia. Infine, l'era digitale, aiutaa chiedere aiuto in tempo reale con l'app Youpol della polizia e il braccialetto "mobile angel" dei carabinieri.

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