Virgiliano, due mesi per il sopralluogo: 29 alberi da tagliare

Virgiliano, due mesi per il sopralluogo: 29 alberi da tagliare
di Valerio Esca
Mercoledì 8 Gennaio 2020, 07:30
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Dopo due mesi arriva il semaforo verde per i lavori al Parco Virgiliano. Ci sono voluti sessanta giorni, durante i quali il Virgiliano è rimasto chiuso, per dare il via alle opere di ripristino del parco. Ieri mattina l'ultimo sopralluogo dell'assessore al Verde Luigi Felaco, che ha incontrato la ditta alla quale è affidato il compito di abbattere i ventinove alberi ad alto fusto pericolanti.
 
 

Era l'8 novembre quando un cartello affisso sui cancelli del Virgiliano annunciava «la chiusura del parco e delle attività commerciali interne allo stesso, per interventi alle alberature in seguito al maltempo verificatosi nei giorni 3-6 novembre 2019». Tra i danni registrati in quei giorni di pioggia e vento forte: un albero caduto all'altezza del campo sportivo e 29 alberi a rischio caduta. Fino al termine delle operazioni di abbattimento delle alberature il parco chiaramente resterà off-limits. «Tra pochi giorni la ditta saprà indicarci le tempistiche di termine dei lavori» fa sapere l'assessore Felaco. E intanto resta al palo il progetto proposto da un gruppo di imprenditori napoletani, figlio di un accordo di mecenatismo con il Comune, per il restyling dell'area superiore del Virgiliano dal valore complessivo di 230mila euro. Fino a quando non termineranno i lavori di abbattimento e smaltimento degli alberi pericolanti non si potrà dare vita all'iniziativa messa in campo dai privati.

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«La chiusura del Virgiliano grida vendetta e credo che si tratti davvero di un caso unico al mondo - tuona il presidente della prima Municipalità Francesco de Giovanni - Ormai ai napoletani viene negato persino di poter semplicemente accedere ai parchi pubblici. Bisogna riconoscere un primato a questa amministrazione e cioè che storicamente il parco non è mai stato nelle condizioni in cui si trova attualmente, con il verde completamente bruciato, alberi pericolosi e una condizione di degrado senza precedenti a cui si accompagna la scandalosa situazione dell'impianto sportivo nel più totale abbandono e dei servizi igienici da tempo non funzionanti. In sostanza uno dei luoghi più belli, più suggestivi della città, offre ormai uno spettacolo orribile. Il parco nato per ricordare i caduti nella Grande Guerra - ricorda de Giovanni - da cui il nome parco della Rimembranza, era un gioiello naturalistico che l'amministrazione comunale ha scientemente abbandonato e condannato al degrado più assoluto. Sporcizia, erbacce, verde incolto, aree interdette al pubblico sono lo spettacolo che si staglia dietro le cancellate chiuse ormai da tempo».
 

Intanto tutto intorno al Parco la distruzione. Uno scenario apocalittico, un teatro di guerra. A Posillipo ormai si vivono scene di ordinaria anarchia, come il fatto che a via Boccaccio si continui ad ignorare il divieto di transito, a causa del pericolo di crollo di alcuni alberi, mentre sta dilagando il fenomeno dei furti di legname in tutta la zona. «Intervenga il Genio civile dell'esercito. Siamo in uno stato di calamità simile a quello di un terremoto». A lanciare l'sos nei giorni scorsi, come raccontato dal Mattino, è stata Benedetta De Falco, presidente dell'associazione Premio GreenCare. La lettera è stata inviata al sindaco de Magistris, alla giunta, allo Stato Maggiore dell'Esercito e ai ministeri della Difesa, delle politiche Agricole e dell'Ambiente. Chi ha risposto? Nessuno. Intanto le ceppaie a bordo strada, intorno al Virgiliano, si stanno trasformando in mini discariche a cielo aperto. Degrado porta degrado. «Lo scenario dinanzi al quale ci troviamo a Posillipo - sottolinea il presidente della commissione Ambiente del Comune Marco Gaudini - è veramente apocalittico. Decine e decine di alberi rasi al suolo ed altri ancora da abbattere, anche all'interno del Parco Virgiliano. Purtroppo i tecnici non hanno offerto soluzioni alternative agli abbattimenti dovuti in molti casi a questo insidioso parassita killer dei pini ed a un sempre più violento cambiamento climatico. Ma adesso non bisogna perdere un minuto di tempo per ripiantumare tutti gli alberi. Ci sono 5 milioni di euro stanziati per la riforestazione della città».
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