Vomero, 3mila firme per salvare
Trony e i suoi 41 dipendenti a rischio

Vomero, 3mila firme per salvare Trony e i suoi 41 dipendenti a rischio
Lunedì 19 Febbraio 2018, 16:25
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Quasi 3mila firme per salvare Trony al Vomero. A promuovere la petizione  Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da mesi si sta battendo a fianco dei lavoratori interessati, partecipando anche al sit-in che si è svolto stamattina per scongiurare la paventata chiusura del punto vendita dello store Trony in via Luca Giordano al Vomero, con la perdita del posto di lavoro dei 41 dipendenti attualmente impegnati, annuncia il raggiungimento di quasi 3.000 sottoscrizioni della petizione online indirizzata al ministro del lavoro Poletti, al presidente della Giunta regionale della Campania De Luca e al sindaco di Napoli, De Magistris. Petizione tesa a sensibilizzare tutte le istituzioni nazionali e locali ma anche l'opinione pubblica sulla grave situazione che si sta determinando, da firmare sul sito Change.org.

«Siamo in attesa di conoscere gli esiti sulla vertenza del tavolo di lavoro convocato per stamattina a Roma presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali - afferma Capodanno -. Resta un filo di speranza anche se serpeggia delusione per la condizione drammatica che si è determinata, non solo a Napoli ma anche per altri punti vendita presenti in altre città del Paese, anche perché il piano di salvataggio delle imprese interessate, a marchio Trony, non è andato finora a buon fine. Ciò non pertanto se non si esclude la possibilità, seppure allo stato remota, dell’arrivo di un soggetto terzo con investimenti freschi che possa garantire la continuità aziendale e occupazionale».

«Intanto i lavoratori interessati - aggiunge Capodanno - benché, da quanto si apprende dagli organi d'informazione, stiano percependo solo il 20% dello stipendio, nel mentre il negozio appare ormai svuotato, con diverse scaffalature vuote, dal momento che da tempo non arrivano nuove forniture per sopperire ai prodotti venduti, continuano a garantire la loro presenza con i turni fissati, nella speranza che, nel frattempo, qualcosa si muova».

«A Napoli - sottolinea Capodanno - va rimarcata l'assenza d'iniziative concrete e fattive a sostegno, da parte dell'amministrazione comunale.
Solo per esemplificare, ad Albenga, dove esiste lo stesso problema per un'altro negozio della catena Trony, con 30 lavoratori che rischiano anch'essi il licenziamento, al sit-in, svoltosi sempre stamattina, ha partecipato anche il Sindaco di quella cittadina, il quale, pur riconoscendo che si tratta di una tematica a valenza nazionale, che dunque non rientra tra le competenze comunali, oltre alla presenza, ritenuta giusta e doverosa, pure per esprimere vicinanza a persone che rischiano di perdere il posto di lavoro, ha anche garantito l'impegno a promuovere altri incontri coinvolgendo pure politici locali, impegnati a livello nazionale, al fine di offrire un contributo fattivo all'auspicata soluzione della vicenda, finalizzata a salvare i posti di lavoro
».
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