«Devo consegnare un pacco», preso il truffatore seriale di anziani a Napoli

«Devo consegnare un pacco», preso il truffatore seriale di anziani a Napoli
di Paola Perez
Venerdì 17 Maggio 2019, 13:59 - Ultimo agg. 14:05
2 Minuti di Lettura
Era diventato l'incubo degli anziani nei quartieri del Vomero e dell'Arenella, un trucco semplice semplice per sottrarre denaro e oggetti di valore e via di corsa, per colpire la prossima vittima designata. Ma tutte le denunce messe insieme hanno fatto un identikit, e le riprese delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private hanno fatto il resto.  Vittorio Pirozzi, 41enne di San Giorgio a Cremano, è stato arrestato dalla polizia perché gravemente indiziato del reato di truffa aggravata: gli agenti del commissariato Chiaiano hanno eseguito  un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura.

L'imbroglio funzionava così. Prima una telefonata all'anziano scelto come bersaglio, nella quale Pirozzi camuffava abilmente la voce fingendosi il figlio o il nipote della vittima: «Mi dovresti fare un favore, ti consegneranno a casa un pacco per me e bisogna pagare una certa cifra, in contanti oppure con qualche oggetto di valore, un gioiello, vedi come mi puoi aiutare. Se non hanno i soldi subito potrei avere qualche guaio con la legge...poi passo da te e sistemiamo tutto».

Accertato che il vecchietto era caduto in trappola, partiva la fase due. Pirozzi smetteva l'abito del figlio/nipote e indossava quello dello spedizioniere. Si presentava al domicilio dell'anziano, scendeva dall'auto, consegnava il prezioso pacco (e che pacco: un bel rottame di computer, camuffato da prodotto nuovo di zecca)  incassava il corrispettivo in  denaro o gioielli e spariva nel nulla, per poi ricomparire in un altro palazzo dei quartieri collinari.

Per ogni truffa messa a segno, l'imbroglione seriale incassava da 600 a 2mila euro. Quante ne abbia commesse in tutta la sua «carriera» non è ancora dato sapere: la Questura ha deciso di rendere pubblica la foto dell'arrestato in modo che le sue vittime, anche quelle che non hanno denunciato (per paura o per vergogna, come purtroppo accade spesso tra gli anziani), possano riconoscerlo e contattare la polizia.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA