Vomero, l'ira dei residenti: «Che degrado nell'area cani di piazza Quattro Giornate»

Vomero, l'ira dei residenti: «Che degrado nell'area cani di piazza Quattro Giornate»
Martedì 27 Luglio 2021, 10:12 - Ultimo agg. 10:39
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Protestano i residenti del Vomero, chiedono sia chiusa l'area cani in piazza Quattro Giornate. «Che invece resta aperta giorno e notte, senza limiti e regole: mancano i controlli. Puzza e polvere sporca di deiezioni ovunque, e attirano insetti che poi entrano nelle case che distano solo dodici metri. Sono evidenti i problemi igienici», sintetizza Annapaola Orsini, presidente del comitato Acmè Napoli, che ha promosso una petizione tra i condomini dei palazzi con vista sul degrado e ha già inviato una diffida alla Asl, alla polizia municipale e al servizio animali dei carabinieri.

«L’area è inadeguata, priva di requisiti: si è agito scontentando tutti, residenti, gestore, proprietari di cani», sostiene il legale, contraria anche al cambio di gestore previsto dalla Municipalità, attraverso un nuovo avviso pubblico deliberato la scorsa settimana dal Consiglio di quartiere«L’esperienza va considerata fallita e non va assolutamente ripetuta: le varie questioni sollevate non sono risolvibili affidando lo spazio a un'altra associazione dopo la rinuncia dei titolari. Meglio prevedere altrove uno spazio per lo sgambamento», insiste Orsini, rilanciando la necessità di fermare l'incuria.

Il presidente della Municipalità, Paolo de Luca, chiarisce che «si è deciso di regolamentare quell'area, proprio perché già utilizzata dagli "amici di Fido", come le aiuole limitrofe e non recintate. In piazza Medaglie d'Oro i cittadini provvedono alla pulizia. E lo stesso si punta a fare in piazza Quattro Giornate, coinvolgendo i volontari che hanno già chiesto di subentrare e volersene occupare e hanno già fatto qualche primo intervento di spazzamento e ricoperto le buche». E non sono gli unici pronti a farsi avanti. «C'è una richiesta crescente di luoghi attrezzati, un altro è previsto nel parco Buglione al rione Alto; mentre in Villa Floridiana il progetto deve essere autorizzato dal ministero della Cultura».

m.p.

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