Vongole inquinate e pesce congelato: blitz in due ristoranti di Sorrento

Vongole inquinate e pesce congelato: blitz in due ristoranti di Sorrento
di Massimiliano D'Esposito
Sabato 18 Luglio 2020, 09:36
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I militari della Capitaneria di porto di Castellammare ed i Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Napoli, sono stati impegnati in un'attività per il controllo della filiera ittica. Sotto la lente della Guardia Costiera stabiese del comandante Ivan Savarese, sono finiti ristoranti e pescherie di Sorrento, Massa Lubrense e Torre Annunziata, dove venivano venduti prodotti privi di etichettatura e tracciabilità, in alcuni casi in cattivo stato di conservazione. In particolare, a Massa Lubrense, in una pescheria sono stati sequestrati circa 5,2 quintali di pescato, tra cui 10 chili di vongole veraci prive di tracciabilità. A Sorrento, invece, controllati due ristoranti. In uno rinvenuti 30 chili di tonno rosso privi di documentazione, forse venduti da pescatori abusivi.

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Un ristoratore di Marina Piccola è stato inoltre deferito per frode in commercio, in quanto proponeva nel menù ricette con ingredienti freschi che in realtà erano congelati. L'operazione rientra nell'attività della Capitaneria di Castellammare contro la pesca di frodo di vongole veraci a Rovigliano, alla foce del Sarno, in acque contaminate. Le indagini sono partite dal fermo di due pregiudicati, V.G. e M.S., colti in fragranza grazie all'utilizzo di telecamere e droni. Entrambi si sono poi presentati in compagnia di altri soggetti che hanno cercato di ostacolare l'operato dei militari che stavano sequestrando imbarcazioni e attrezzature subacquee, minacciandoli ed aggredendoli.

In totale sono stati sequestrati 7 quintali di prodotti ittici, di cui un quintale di vongole pericolose per la salute pubblica come confermano le analisi dell'Istituto Zooprofilattico per il Mezzogiorno. Per questo è stato informato anche l'assessorato alla Sanità della Regione. La Capitaneria ha elevato 8 verbali amministrativi per un totale di 25mila euro, mentre i carabinieri per la tutela del lavoro hanno elevato 9 verbali per circa 80mila euro, per violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro e del protocollo anti-Covid.
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