Voragine tra Casandrino e Grumo
i commercianti: «Riaprire presto»

Voragine tra Casandrino e Grumo i commercianti: «Riaprire presto»
di Giuseppe Maiello
Giovedì 14 Gennaio 2021, 09:20
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«Fate presto! Ci stiamo indebitando oltre ogni nostra possibilità. Non solo la pandemia, ed i dpcm con le restrizioni, adesso ad assestarci il colpo di grazia è arrivata anche la voragine»: questo il grido di dolore degli esercenti che hanno le loro attività ai confini tra Casandrino e Grumo Nevano.
Proprio al confine tra i due centri, il 30 dicembre scorso si è aperta una voragine profonda una dozzina di metri. A provocarla erano state le piogge insistenti che avevano fatto venire alla luce una cavità preesistente, come hanno poi accertato i tecnici dei due comuni, del Genio Civile, dei Vigili del Fuoco e della Acquedotti scpa, la società che gestisce il servizio idrico e quello dello smaltimento delle acque reflue nei due centri. Le radici di una secolare quercia, poi appassita, avevano lesionato le pareti di una caditoia laterale, provocando nel tempo le infiltrazioni, che hanno minato un pozzo di areazione, coperto tanti anni fa, di una vicina grotta.


La Acquedotti scpa si è fatto carico di riempire a tempo di record la cavità, accanto alla quale ne è stata rilevata un'altra, che insiste sotto l'area delle querce. Per i primi interventi di messa in sicurezza e riempimento della voragine sono stati impegnati 63mila euro più Iva. La Regione ha assegnato un contributo (per le cavità, la competenza appartiene all'Ente sovracomunale) di 80mila euro. Appena sufficienti a compensare le spese del primo intervento. Per poter procedere al rifacimento del manto di asfalto è però necessario effettuare sondaggi, verificare lo stato della cavità adiacente e riempirla. Con un ostacolo difficile da affrontare.
Sia il Comune di Casandrino che quello di Grumo Nevano hanno dichiarato lo stato di dissesto finanziario.

Ed anche 5mila euro per i sondaggi rappresentano una somma difficile da reperire. Il Comune di Casandrino ha chiesto aiuto ai «cugini» grumesi. In attesa di riscontro, ieri mattina c'è stato un nuovo summit.

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I sondaggi saranno effettuati con la somma residua del finanziamento regionale. Il problema principale però resta quello di mettere in sicurezza il sito dopo i sondaggi. E qualora malauguratamente si rendesse necessario riempire la seconda voragine, resta la difficoltà di reperire la somma. Le prospettive non sono rosee. Cosa che preoccupa i commercianti.
Una accorsata pizzeria che domina la voragine, è chiusa e non può aprire neppure per l'asporto. «Abbiamo visto calare il numero dei clienti, in modo impressionante, chiediamo ai due comuni di fare presto» dice Antonio Di Donato, titolare della tabaccheria al corso Cirillo di Grumo. Un allarme lo lancia anche una peschiera di corso Carlo Alberto di Casandrino. Gli appelli arrivano anche da esercenti non interessati direttamente alla voragine, ma che subiscono la chiusura delle due importanti arterie. «Comprendiamo le richieste dei commercianti, siamo solidali con loro, ma stiamo accelerando i tempi per risolvere il problema, abbiamo avuto un incontro anche in Regione, che deve aiutarci» assicura il vicesindaco di Casandrino, Luca Morelli.
 

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