Whirlpool Napoli, fumata nera al Mise: si ritornerà a Roma dopo la sentenza del Tribunale

Whirlpool Napoli, fumata nera al Mise: si ritornerà a Roma dopo la sentenza del Tribunale
di Alessio Liberini
Lunedì 25 Ottobre 2021, 19:20 - Ultimo agg. 26 Ottobre, 07:21
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Ancora nessuna novità, concreta, sul futuro dello stabilimento di via Argine, nonostante i 28 tavoli di crisi andati in scena in quasi 900 giorni di vertenza. Resta pertanto in bilico il futuro dei quasi 320 operai napoletani. Si tornerà al Mise il prossimo 2 novembre alle ore 18, per un nuovo incontro tra governo e sindacati, dopo l’aggiornamento dell’udienza prevista per questo mercoledì (27 ottobre) alle ore 12 presso il Tribunale di Napoli, dove le parti sociali hanno presentato un ricorso per “condotta antisindacale” contro la multinazionale statunitense al fine di  scongiurare l’avvio delle procedure di licenziamento che potrebbero partire già a termine della sentenza.

Ennesima fumata nera dal dicastero dello Sviluppo Economico dove questo pomeriggio è andato in scena un nuovo round sulla spinosissima vertenza della Whirlpool di Napoli. All’incontro, partito alle ore 16 con quasi un ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia, erano presenti la viceministra dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde ( che ha presieduto il tavolo), il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il coordinatore della Struttura per le crisi d'impresa, Luca Annibaletti , Invitalia, la Regione Campania e i segretari nazionale di Fim, Fiom,Uilm e Uglm. Assente, invece, il titolare del Mise, Giancarlo Giorgetti, mentre, da quanto si apprende da fonti vicine alle parti sociali, non era presente nemmeno un funzionario del Comune di Napoli.

Una piccola speranza, per gli operai partenopei, è arrivata tuttavia dal titolare del dicastero del Lavoro, Andrea Orlando.

In quanto il suo ministero si è detto «pronto a mettere in atto tutti gli strumenti per garantire la continuità occupazionale dei lavoratori Whirlpool» ha spiegato lo stesso Orlando nel corso dell’incontro. Ma per procedere bisogna «capire lo strumento da utilizzare, c'è bisogno di sapere come Whirlpool si vuole muovere. In base a quello di conseguenza si hanno gli elementi per creare lo strumento giusto» ha chiarito lo stesso titolare del dicastero del Lavoro.

Dura, invece, la replica delle sigle sindacali. «Il Governo  - scrivono in un comunicato congiunto Fim, Fiom e Uilm a termine dell’incontro - ha ribadito la volontà di assicurare la continuità occupazionale per i lavoratori di Napoli, ma, alla nostra richiesta di azioni concrete, non è ancora entrato in alcun dettaglio operativo. Si è anche sottolineato che la stessa Whirlpool non ha rifiutato in linea di principio la possibilità di un trasferimento di azienda, ma si è riservata di valutare con i legali l’eventuale operazione».

«Chiediamo quindi – spiegano le parti sociali - ai ministri Giorgetti e Orlando e alla viceministro Todde di declinare finalmente gli strumenti con cui intendono intervenire, poiché le promesse non possono e non devono rimanere inevase».

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Mentre non si fermano le manifestazioni di lotta da parte degli operai partenopei, in attesa di sviluppi, sia dalla sentenza del tribunale di Napoli che dal progetto di Invitalia per la costituzione di un Consorzio, formato da almeno 7 aziende, che dovrebbe rilevare il sito napoletano per farne un hub della  mobilità sostenibile. Lo stesso che potrebbe traghettare i lavoratori verso un lungimirante piano di reindustrializzazione della fabbrica di Napoli Est, ma che, almeno al momento, non potrà essere messo in piedi. Difatti solo «per la realizzazione delle pratiche burocratiche ci vogliono almeno alcuni mesi» chiariscono i sindacati. Domani, invece, nel primo pomeriggio i lavoratori si riuniranno nel Cral di via Argine per discutere le nuove azioni di lotta da intraprendere. Sempre nel pomeriggio di domani sarà presente in fabbrica anche la vice ministra, Alessandra Todde, come ha annunciato a margine dell’ultimo incontro al Mise dello scorso 19 ottobre. Mentre per il prossimo venerdì (29 ottobre) la parti sociali hanno già indetto una manifestazione nazionale presso la sede di Cassinetta in provincia di Varese, dove saranno presenti anche i lavoratori di Napoli.

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