«Ringraziamo il prefetto Palomba e l'assessore Marciani del Comune di Napoli, per la disponibilità ad un incontro a fine giornata nel quale ci hanno riferito di aver tenuto una riunione precedente con Regione e Ministero, che riferiscono sia stata costruttiva e abbia dato buone indicazioni sulla riunione del 23 prossimo. Noi abbiamo stigmatizzato l'assenza della Regione al tavolo di stasera, per una vertenza così significativa e simbolica che va avanti da più di 1000 giorni».
È quanto afferma Antonio Accurso, segretario generale aggiunto Uilm Campania. «Ribadiamo che non è accettabile - aggiunge Accurso - continuare a rimandare incontri senza concretezza dopo che il governo ha assicurato più volte che era pronto un piano già ad agosto scorso e oggi, invece, siamo ancora alla presentazione preliminare di un soggetto che non è ancora nelle condizioni di essere costituito come entità giuridica».
«Noi siamo aperti ad ogni confronto - conclude Accurso - ma partiamo dall'esigenza che un soggetto unico dia prospettive e lavoro a tutti i lavoratori presso il sito di via Argine, ci aspettiamo che il 23 tutte le domande che discendono da queste esigenze e rivendicazioni trovino risposte esaurienti e non ci sia l'ennesimo rinvio ad altro incontro».
«Il prefetto - afferma Raffaele Paudice, della segreteria Cgil Napoli e Campania - ci ha comunicato di aver preventivamente incontrato i rappresentanti del consorzio e della Whirlpool che hanno dimostrato piena intenzione di arrivare il prima possibile ad una definizione complessiva della vicenda di via Argine ed ha annunciato che è prevista anche la presenza all'incontro presso il Mise del prossimo mercoledì del commissario alla Zes Campania.
«Per questo motivo - conclude Paudice - abbiano chiesto che si avvenga alla definizione di un accordo quadro che comprenda tutte le azioni da svolgere impegnando tutti i soggetti affinché il percorso abbia una sua chiara definizione e siano definite le responsabilità di ogni parte in campo, non ultima quella della Regione cui compete mettere subito in campo le azioni formative necessarie ad accompagnare i lavoratori in questa delicata fase».