Whirlpool, lavoratori di nuovo in piazza
anche una canzone contro la chiusura

Whirlpool, lavoratori di nuovo in piazza anche una canzone contro la chiusura
Venerdì 17 Luglio 2020, 11:59 - Ultimo agg. 13:21
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Sono tornati in piazza i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine per manifestare contro la chiusura annunciata dall'azienda per il prossimo 31 ottobre. Una battaglia che va avanti da oltre un anno. In piazza Plebiscito si sono dati appuntamento gli uomini e le donne che combattono per mantenere il proprio posto di lavoro e continuare a realizzare lavatrici. Alle ore 12 - a quanti riferito - una delegazione composta da sindacati e lavoratori sarà ricevuta dal Prefetto, Marco Valentini.

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In piazza i lavoratori hanno esposto uno striscione con scritto: 'Basta pacchi, nazionalizzazione subitò. Una protesta accompagnata da un canto. I lavoratori in cerchio in piazza hanno messo in scena una sorta di tammorra. Una canzone appositamente scritta che si intitola 'nun s'ha da tuccà (Non si deve toccare) e i cui versi recitano: 'Simme operai e facimme paura e pà fatic avimma lutta« (Siamo operai e facciamo paura e per il lavoro dobbiamo lottare) e ancora 'Nui cumbattimm pà dignità. A Whirlpool è a nost e nun s'ha da tuccà, a terra è a nostra e nun s'ha da tuccà ». (Noi combattiamo per la dignità. La Whirlpool e la terra sono nostre e non si devono toccare). 
 

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