La Whirlpool ha confermato di voler chiudere nelle prossime ore la procedura per i 320 licenziamenti dello stabilimento di via Argine: lo ha ribadito ai ministri Giorgetti e Orlando, incontrati in mattinata al Mise. Le lettere di licenziamento però non partiranno subito: l’azienda aspetterà la prima udienza al Tribunale di Napoli sul ricorso per comportamento antisindacale promosso dalle sigle dei metalmeccanici.
L’udienza, che si doveva tenere ieri, è stata rinviata al 22 ottobre prossimo e la multinazionale si è impegnata ad aspettare quella data prima di procedere. È probabile che Whirlpool aspetterà anche la sentenza, attesa a distanza di pochi giorni: in ogni caso la multinazionale si è detta disponibile a proseguire la trattativa, cosa peraltro ampiamente possibile anche in caso di procedura unilaterale di licenziamento. La reazione dei sindacati è stata dura: un appello è stato rivolto in serata agli stessi ministri Giorgetti e Orlando che peraltro già in mattinata si erano sentiti rispondere di no alla richiesta di una proroga della procedura di licenziamento. Si cerca un tentativo in extremis di evitare i licenziamenti: i sindacati sono rimasti fino a sera la sala riunioni del Ministero in attesa di eventuali novità.