Whirlpool Napoli, vertice al ministero: confermato licenziamento di tutti lavoratori, gli operai protestano

Whirlpool Napoli, vertice al ministero: confermato licenziamento di tutti lavoratori, gli operai protestano
Giovedì 16 Settembre 2021, 14:10 - Ultimo agg. 17 Settembre, 07:20
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Questa mattina si è tenuto a Roma al Mise un incontro tra i dirigenti Whirlpool, il governo e i sindacati per trattare della ormai nota vicenda legata alla chiusura dello stabilimento napoletano di via Argine.

In occasione di questo incontro i lavoratori Whirlpool di Napoli hanno tenuto una manifestazione fuori la sede del ministero.

«Ennesima manifestazione e, speriamo, non ennesimo giro a vuoto. Perché oggi non ci accontentiamo. Serve bloccare la procedura, impedire che si arrivi al giorno, il 29 settembre, in cui se non succede nulla l'azienda può mandare le lettere di licenziamento». Lo ha detto Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom, nel corso della manifestazione.

«Il governo - secondo Tibaldi - deve finalmente rispondere del lavoro che tanto annuncia sui giornali.

I drammi, le chiusure delle aziende, le ipotesi in loro tutela non possono essere oggetto di campagna elettorale».

«Vogliamo vedere - ha concluso Tibaldi - a cosa hanno lavorato, vogliamo vedere qual è la soluzione che è stata annunciata sui giornali. Chiediamo che la procedura di licenziamento si sospenda».

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«Se l'incontro non va bene, noi da Roma non ce ne andremo e non staremo rintanati qui al Mise. Non pensino di inglobarci e tenerci qua. Ci muoveremo. Lo abbiamo detto al prefetto di Napoli e alla Digos di Napoli, lo diciamo anche alla Questura qui presente, che si interfacci con il ministro Lamorgese. Non vorremmo che una vertenza sindacale diventi una vertenza di ordine pubblico». Così questa mattina il segretario generale della Fiom Cgil di Napoli, Rosario Rappa, parlando dal megafono ai lavoratori della Whirlpool che sono in presidio dinanzi alla sede del Mise a Roma.

«L'incontro di oggi - ha affermato Rappa - per essere utile deve impedire che partano le lettere, perché non siamo disponibili ad aspettare che ci licenzino. Il ministero ci fissi una data per discutere sul progetto B, ma continueremo a chiedere che Whirlpool riparta e riprenda le produzioni a Napoli».

Whirlpool intanto conferma i licenziamenti e la chiusura del sito di via Argine a Napoli. Inizia così il difficile incontro di oggi al ministero del Lavoro sulla procedura di licenziamento collettivo dei circa 300 lavoratori campani da parte della multinazionale del bianco che dovrebbe chiudersi il 29 settembre prossimo.

«Le motivazioni che hanno guidato l'azienda ad avviare lo scorso 15 luglio la procedura non sono cambiate. Confermiamo tutto. Azienda disponibile a supportare lavoratori con stimoli all'uscita con supporto economico e pronti a sostenere e trasferimento volontario dei lavoratori in un altro sito del gruppo», avrebbe spiegato ad inizio incontro, a quanto si apprende, il manager di Whirlpool Emea Luigi La Morgia.

Una decisione che non sorprende governo e sindacati al tavolo che tenteranno di ottenere una sorta di congelamento della procedura in attesa di poter valutare il nuovo progetto per un hub industriale su cui l'esecutivo è già al lavoro.

Whirlpool sarebbe «disponibile a sedersi al tavolo per trovare soluzioni per la reindustrializzazione dell'area con la nuova proposta, ma non può andare oltre la data della procedura di licenziamento collettivo che scade il 29 settembre». Questa, secondo quanto si apprende da fonti al tavolo dell'incontro al ministero del lavoro, l'uncia apertura arrivata dal gruppo Whirlpool alle richieste di governo e sindacati di congelare i licenziamenti in attesa di verificare la portata delle nuove proposte per il sito di Napoli.

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«Questa discussione va avanti da tre anni, la mia faccia su questa vertenza non è mai mancata, ci sono sempre stata e non mi sono mai tirata indietro. Noi abbiamo lavorato su un consorzio che si incentrasse sulla mobilità sostenibile che riesca a gestire il riassorbimento della forza lavoro. È chiaramente necessario che l'azienda e il sindacato si siedano al tavolo. Ma una cosa la devo dire: non vorrei passasse il messaggio che il governo non abbia lavorato, sarebbe davvero una grande mancano di rispetto». Così il viceministro dello sviluppo economico Alessandra Todde ad azienda e sindacati nel corso del tavolo sulla procedura di licenziamento dei lavoratori Whirlpool di Napoli al ministero del Lavoro.

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