Whirlpool Napoli, blitz degli operai a Roma per incontrare i sindacati confederali: «Dovete fare pressione al Governo»

Whirlpool Napoli, blitz degli operai a Roma per incontrare i sindacati confederali: «Dovete fare pressione al Governo»
di Alessio Liberini
Martedì 16 Novembre 2021, 19:25 - Ultimo agg. 23:59
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«Siamo il grido libero e feroce i lavoratori messi sulla croce». E’ questo il coro con cui una trentina di operai della Whirlpool di Napoli, di questi 21 donne, hanno raggiunto nel tardo pomeriggio odierno piazza San Silvestro a Roma dove è ancora in corso un "confronto sulle pensioni" tra i tre segretari confederali di Cgil,Cisl e Uil con il premier Mario Draghi.

All’esterno di Palazzo Chigi gli operai partenopei portano così la loro presenza, fisica, per richiamare l’attenzione del Governo e di tutto il parlamento sul prossimo tavolo del Mise, in programma questo venerdì 19 novembre.

Al fine di portare una soluzione positiva sulla vertenza che pende sui circa 320 operai da quasi tre anni. 

«Facciamo pressione – spiegano i lavoratori in presidio nella capitale – per far presentare i ministri (Orlando e Giorgetti ndr) al prossimo tavolo ministeriale, visto che non si sono mai presentati insieme. E par far si che si impegnino con una mozione parlamentare unitaria».

«Basta promesse vogliamo i fatti adesso. Dite che volete ripartire dal Sud chiudendo una fabbrica di eccellenza» grida un lavoratore. «Vogliamo il lavoro» urla invece una lavoratrice. 

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Intorno alle ore 19 e 30 gli stessi lavoratori hanno così incontrato i segretari Maurizio Landini (Cgil) e Pierpaolo Bombardieri (Uil). «Segretario – spiega un lavoratore al leader della Cgil - questo governo la deve smettere di fare promesse per poi non mantenerle. Tre governi ma sempre le stesse chiacchiere».

«Ci hanno detto di andare a Varese per portare altro lavoro al Nord ed il Sud che fine fa?» chiede invece una lavoratrice a Landini. «Questo tema – risponde ai lavoratori il segretario della Cgil - l’abbiamo posto anche in quest’incontro che abbiamo avuto, su altre materie, ma abbiamo posto il tema delle delocalizzazioni e le crisi che si sono aperte, compresa la Whirlpool. Su questo versante anche Draghi si è impegnato a intervenire, vedremo che effetto ci sarà».

«Per quanto riguarda la convocazione di venerdì mattina (al Mise ndr) - prosegue Landini - siccome era presente anche il ministro Orlando (Lavoro), Giorgetti (Sviluppo Economico) non c’era. Anche in questo caso il nostro impegno, come ben sapete, è quello che il Governo in questa conversione (della fabbrica ndr) sia in grado di assumere un percorso che preveda il fatto che non solo si costituisca il consorzio (il prossimo 15 dicembre ndr) ma che lo stesso sia in grado di garantire l'occupazione per evitare che ci siano i licenziamenti».

«Ma adesso abbiamo i tempi stretti - spiega amareggiata una lavoratrice a Landini- come si pensa di parlare di pensioni senza tutelare il lavoro, è inaudito. Queste offerte dell'azienda che raccontate oggi ci sono sempre state da tre anni ma nessuno lo dice, a noi non interessano: vogliamo solo lavorare».

«Gli abbiamo ricordato (al premier Draghi ndr) l'impegno che aveva assunto con voi per poter avere una risposta, mi sembra che oggi avete avuto la convocazione per venerdì” racconta invece il leader della Uil, Bombardieri, che prontamente viene interrotto dagli stessi lavoratori. “Serve una risposta vera per il Paese, siamo da 900 giorni a lottare” tuona un operaio al segretario della Uil. “Basta chiacchiere, siamo da tre anni a questo punto - spiega invece un altro lavoratore a Bombardieri - . Abbiamo buttato anni della nostra vita per Whirlpool ed oggi siamo in Naspi».

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