Whirlpool Napoli, l'azienda è chiara: «Solo la riconversione garantirà occupazione»

Whirlpool Napoli, l'azienda è chiara: «Solo la riconversione garantirà occupazione»
Mercoledì 27 Novembre 2019, 18:33 - Ultimo agg. 20:48
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«Non abbiamo mai detto che avremmo disdettato il piano, ma solo che abbiamo delle difficoltà a garantire la sostenibilità della produzione di lavatrici a Napoli. La garantiremo fino a marzo e siamo disposti a discuterne ma ad oggi, l'unica soluzione che garantirebbe l'occupazione è una riconversione».

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Così, a quanto riferiscono fonti sindacali, l'ad Whirlpool, Luigi La Morgia, ha replicato ai sindacati nel corso del tavolo odierno al Mise.

 

 

È stato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a presiedere un incontro al quale hanno partecipato l'azienda, il Ministero del Lavoro, i rappresentanti degli enti locali e le organizzazioni sindacali. Il Mise ha spiegato che «è stato il primo incontro tra le parti a seguito della decisione dell'azienda di ritirare, lo scorso 30 ottobre, la procedura di cessione dello stabilimento di Napoli, come richiesto dal Governo durante il confronto portato avanti a Palazzo Chigi, al fine di ripristinare un clima costruttivo nella trattativa tra azienda e sindacati e trovare una soluzione finalizzata a garantire la continuità produttiva, nonché la salvaguardia dei lavoratori».

Patuanelli ha sottolineato come «l'aver riaperto oggi il tavolo di confronto al Ministero sia un primo importante risultato raggiunto da tutte le parti coinvolte e in particolare dai lavoratori della Whirlpool che in questi mesi hanno trovato il pieno supporto del Governo. Si avvia adesso quella che considero la parte più sfidante del percorso di rilancio produttivo del sito di Napoli che dovrà vedere istituzioni, azienda e sindacati coinvolte in maniera sinergica, al fine di trovare celermente una soluzione industriale definitiva in grado di garantire la continuità produttiva dello stabilimento e tutelare i lavoratori, anche attraverso gli strumenti già messi a disposizione dal Governo e altri che potranno essere individuati prossimamente».

L'azienda ha ribadito l'impegno a proseguire il confronto con il Mise e i sindacati per definire rapidamente un piano condiviso in grado di garantire un futuro sostenibile a lungo termine per lo stabilimento di Napoli e i suoi 400 dipendenti. Dal canto loro i sindacati «hanno preso atto della disponibilità dell'azienda a non procedere con la procedura di cessione del sito campano e riavviare un confronto nel corso del quale la multinazionale possa illustrare soluzioni volte a garantire l'intero perimetro produttivo di Whirlpool con particolare attenzione per il sito di Napoli». Il Mise prevede di riconvocare incontri tecnici a partire dai prossimi giorni.
 

«Disponibili a discutere e trattare a salvaguardia del futuro dei lavoratori ma «a partire da accordo 2018', no a percorsi alternativi per Napoli dopo che l'azienda offre garanzie solo fino a marzo». È la posizione espressa dai sindacati al termine del tavolo su Whirlpool. «Siamo, come sempre, pronti a discutere ma a partire dagli impegni sottoscritti nel piano dell'ottobre 2018» dichiara il segretario generale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera. «Da una parte abbiamo apprezzato le parole del ministro che ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione per tutti i lavoratori. Tuttavia l'amministratore delegato di Whirlpool ha dichiarato che si prospettano soluzioni differenti, che l'azienda è disponibile a condividere dati per riuscire a trovare un percorso alternativo a quello stabilito e sottoscritto precedentemente, perchè il sito di Napoli non è sostenibile, dichiarando la volontà di restare fino a marzo ma non come soluzione definitiva e che solo il piano di Prs è l'unica soluzione sostenibile per garantire tutti i lavoratorì. Il segretario nazionale Fim Cisl Alessandra Damiani sottolinea come «nell'incontro la direzione Whirlpool ha confermato di aver ritirato la procedura di cessione dello stabilimento di Napoli, allo scopo di creare le condizioni di una ripresa della trattativa in un clima di relazioni sindacali congrue alla definizione di un accordo, pur confermando che per Whirlpool, lo stabilimento di Napoli non è più produttivo e industrialmente non più sostenibile. Rimane per l'azienda la possibilità, non unica, di cedere l'attività a possibili acquirenti, confermando finanche l'interesse di PRS. L'Ad La Morgia ha sottolineato la volontà dell'azienda di rispettare il piano industriale ma rimane il problema del mercato per le lavatrici prodotte a Napoli visto il crollo del mercato USA e nel mondo. Fino a marzo sarà mantenuta la produzione ma dopo, grosse difficoltà. L'azienda rimane aperta a discutere di tutte le possibili soluzioni ma per ora l'unica strada sembra essere quella della riconversione industriale».

«Alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, - sottolinea Sonia Palmeri, Assessore Regionale al Lavoro presente all’incontro odierno a Roma - che ha affermato di non avere strumenti per la risoluzione della vertenza, la Regione Campania si è presentata con una proposta solida, concreta e attuabile, la stessa annunciata dal Presidente De Luca nel corso del Consiglio Regionale monotematico del 6 novembre 2019». «Tale proposta prevede – prosegue Palmeri - un accordo di programma da 20 milioni di euro, il coinvolgimento di INVITALIA e Confindustria, un programma di formazione e riqualificazione del personale, una linea di priorità per l'applicazione dei vantaggi fiscali relativi alla presenza in Area ZES (zona economica speciale) e finanziamenti per Investimenti in ricerca & sviluppo». «La proposta – conclude l’Assessore Regionale al Lavoro - è stata accolta con favore dalle organizzazioni sindacali presenti, nazionali e territoriali che insieme ai lavoratori stanno lottando con coraggio e sacrificio per mantenere in vita il sito Whirlpool di via Argine.
L'azienda ha dichiarato la propria disponibilità a partecipare ad un tavolo con le istituzioni, il Ministro ha rimandato ad una plenaria al 20 gennaio. La Regione Campania, intanto, sarà sempre concretamente al fianco dei lavoratori».

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