Whirlpool Napoli, terzo Natale di incertezza: «Qui arrivano tutti in sordina per dare la vera solidarietà»

Whirlpool Napoli, terzo Natale di incertezza: «Qui arrivano tutti in sordina per dare la vera solidarietà»
di Alessio Liberini
Giovedì 23 Dicembre 2021, 19:00 - Ultimo agg. 24 Dicembre, 10:01
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La lotta, degli ormai ex operai Whirlpool di Napoli, prosegue senza sosta, mentre si avvicina il terzo Natale di incertezza. Anche per quest’anno, infatti, i lavoratori della periferia orientale della città non troveranno sotto l’albero il regalo più agognato:  ovvero la  «continuità occupazionale», promessa su più fronti – e da ben tre governi - agli operai in quasi mille giorni di vertenza.

In attesa che si concretizzi il progetto del Consorzio – proposto ad agosto dal governo per riassorbire le tute blu in un lungimirante piano di reindustrializzazione del sito chiuso dallo scorso 31 ottobre 2020 - i 316 metalmeccanici partenopei restano nel limbo dell’incertezza e della Naspi. 

Solo ieri mattina l’ultimo picchetto operaio, allestito frettolosamente all’alba all’esterno dei cancelli del sito di via Argine, ed arrivato solo ad un giorno di distanza da una sentitissima assemblea nel Cral (tenutasi lo scorso 21 dicembre), tra lavoratori e parti sociali.

Dopo quasi tre anni di lotta e numerosissime promesse, garantite al Mise ma poi disattese, la confusione si mescola con la rabbia e la delusione dei lavoratori.

Pertanto già questa mattina, per fare una dovuta chiarezza sugli sviluppi delle ultime ore, le sigle sindacali di Fim, Fiom e Uilm sono tornati nuovamente in fabbrica per una nuova assemblea, dopo la “protesta” di ieri dei lavoratori che hanno “bloccato” i cancelli dello stabilimento per evitare lo smantellamento degli impianti di produzione che tuttavia non è stato ancora avviato.  In queste ore, infatti, l’azienda statunitense sta incominciando a togliere i primi materiali dal sito e quindi non i grossi impianti utilizzati per la produzione di lavatrici di alta gamma. Un passaggio chiarito già da tempo al Mise che servirà per arrivare, passo dopo passo, al passaggio del sito dalla Whirlpool al Consorzio. Ma ad oggi si è ancora in uno stato quasi embrionale: ci vorrà difatti ancora tempo, ma qualcosa comincia a muoversi. 

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«Abbiamo dato la possibilità di togliere i materiali, rispetto agli impegni che erano stati presi e comunicati dal governo sul fatto di non cominciare lo smantellamento degli impianti – spiega Antonello Accurso, segretario aggiunto Uilm Campania - L’assemblea  di oggi è stata fatta per evitare fraintendimenti. Abbiamo chiarito ai lavoratori che se passano i camion è perché vengono a prendere solo dei materiali e non gli impianti, il governo si è spiegato male su questo. E’ una situazione che è un po’ sfuggita di mano per le tensioni dei tanti anni di vertenza che portano a non credere più a cose dette dall’esecutivo».

I tempi, per la messa in atto dell’Hub per la mobilità sostenibile, dovrebbero essere legati non solo alla firma del precontratto di vendita ma anche alle bonifiche da svolgere sul sito: «fermare la prima parte che non tocca gli impianti ma solo le aree farebbe perdere più tempo. In teoria da luglio la fabbrica potrebbe essere, già pronta e bonificata» precisano le parti sociali. Chiarendo anche che, al momento, le aziende presentate al Mise nella prima bozza del piano industriale sono 13

In questo scenario, però, non si ferma – neanche in prossimità delle festività natalizie - la grande umanità che coinvolge da tre anni la lotta operaia. Soli ieri si è avuta la visita, a sorpresa, dell’Arcivescovo di Napoli Don Mimmo Battaglia, ai lavoratori. A cui Don Mimmo, da sempre vicino alle loro peripezie, ha chiesto di trascorrere Natale con le proprie famiglie visto che negli ultimi due anni gli operai sono stati in presidio al Cral anche nel giorno del 25 dicembre.  Questa mattina, invece, Claudio Messina, amministratore delegato di Multicedi Deco  ha visitato la fabbrica per donare panettoni, spumanti e dolci per tutti i lavoratori. Anche lui, come Don Mimmo ieri, a scelto di compiere questo gesto in punta di piedi, senza annunciarsi. Una testimonianza, una delle tante, della grande solidarietà che da quasi mille giorni passa, in sordina, tra i meandri di Napoli Est.

«Don Mimmo ieri ha avuto delle parole di umanità per quello che stiamo vivendo – racconta Vincenzo Accurso, Rsu del sito - . Ci sono tante attestazioni sia di affetto che di solidarietà, questo ci fa capire che è una lotta per il lavoro,  ma non solo, che abbiamo messo davanti a tutti». «La nostra è una lotta di diritti – precisa l’operaio napoletano -  ma anche di umanità contro la disumanità della multinazionale. Quando hai questa carica di stima e vicinanza e perché abbiamo dato una ricchezza che oggi ci ritorna. Vorremo un futuro felice, non i soldi o altro. Oggi riscopriamo quanto questo è vero perché tutti si avvicinano a noi».

«Tutti in sordina a dare la vera solidarietà – continua Accurso - senza avvisare nessuno, siamo noi anzi a raccontarlo alla stampa perché siamo consapevoli che nessuno si è fatto pubblicità ma ha fatto un dono col proprio cuore. Noi lo raccontiamo per ringraziarli perché gesti del genere vanno comunque raccontati».

Per questo Natale «saremo a casa almeno con i familiari, c’è l’ha detto Battaglia, ne hanno bisogno per rafforzare la lotta e vivere la magia del Natale che è speranza. Portiamo la speranza nelle nostre famiglie che deve diventare un motore per continuare la lotta che riprenderà già del 26».

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