Whirlpool: Cig Covid fino a fine marzo
per lo stabilimento di Napoli

Whirlpool: Cig Covid fino a fine marzo per lo stabilimento di Napoli
di Valerio Iuliano
Martedì 29 Dicembre 2020, 11:45 - Ultimo agg. 18:16
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Whirlpool oggi non si era presentata al tavolo al Mise, comunicando con una lettera al governo di aver effettuato i pagamenti per il mese di dicembre a beneficio dei lavoratori del sito di Napoli ed ha confermato che chiederà l'attivazione della Cassa integrazione per i tre mesi successivi. La multinazionale ha poi deciso in extremis di mandare una delegazione anziché i capi al tavolo del Mise.

Whirlpool «attiverà la cig Covid» per i lavoratori dello stabilimento di Napoli dall'inizio di gennaio alla fine di marzo prossimi, quando scadrà il blocco dei licenziamenti. Lo afferma la sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde, al tavolo in corso al ministero dello Sviluppo economico. Inoltre, aggiunge, «l'azienda si è resa disponibile ad anticipare la cassa integrazione come da accordi». «Non siamo disponibili a discutere di piani alternativi in cui non siano previste la tutela del perimetro occupazionale e la produttività del sito campano» ha sottolineato Todde.

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Nell'incontro convocato dal Mise su Whirlpool «è emersa da un lato la possibilità di far ricorso alla cassa Covid anche per lo stabilimento di Napoli e dall'altro la disponibilità dell'azienda ad erogare gli anticipi del relativo trattamento.

In tal modo si scongiura il rischio di lasciare i lavoratori senza copertura salariale dal primo gennaio». Ma ora «si trovi una soluzione per scongiurare la chiusura» del sito. Lo dichiara il segretario nazionale della Uilm responsabile del settore degli elettrodomestici, Gianluca Ficco. «Più precisamente - spiega - Whirlpool si è riservata di presentare domanda di cassa integrazione Covid non solo per lo stabilimento di Napoli, ma anche per altri siti del gruppo, sicuramente per il magazzino di Carinaro». «I mesi che vanno da qui ad aprile o tutt'al più a giugno - conclude Ficco - dovranno essere adoperati per scongiurare la chiusura di Napoli: purtroppo Whirlpool ha già annunciato, al termine del divieto di licenziamento, l'intenzione di aprire la procedura di licenziamenti collettivi, che a sua volta ha una durata normale di 75 giorni. Non c'è più tempo quindi per voci e annunci, urgono soluzioni concrete e una presa di posizione forte da parte del Governo».

«Troviamo disonorevole il comportamento di Whirlpool. Ricordiamo che in presenza del blocco dei licenziamenti la copertura economica degli stipendi dovrebbe essere in capo all'azienda. La cassa Covid-19 interamente a carico dello Stato, da gennaio a marzo 2021, rappresenta un ulteriore risparmio per Whirlpool». Lo dichiarano in una nota congiunta la segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile eletrodomestico, Barbara Tibaldi, e il segretario generale Fiom-Cgil di Napoli, Rosario Rappa. «In considerazione di questo - proseguono -, abbiamo chiesto l'integrazione della cassa integrazione al fine di garantire il salario pieno alle lavoratrici e ai lavoratori di Napoli. L'azienda si è resa disponibile a discuterne in sede di esame congiunto. Whirlpool, su nostra richiesta, ha anche dato disponibilità ad approfondimenti su Napoli e su Caserta al tavolo ministeriale. Per quello che ci riguarda Napoli deve continuare a produrre lavatrici di alta gamma». «Auspichiamo che il Governo assuma un ruolo più deciso nel mettere in discussione le scelte della multinazionale. È stata persa una grande occasione per Napoli, la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori continua. Domani parteciperemo all'evento di solidarietà e beneficenza organizzato dal Cral Whirlpool di Napoli, presso lo stabilimento di via Argine, in cui sarà presentato il calendario 2021 dal titolo »Sulla nostra pelle« che racconta attraverso le immagini venti mesi di battaglia in difesa del loro posto di lavoro», concludono. 

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