Whirlpool Napoli, ultimo round per il lavoro: vertice al Mise, le possibili soluzioni

Whirlpool Napoli, ultimo round per il lavoro

Whirlpool Napoli, ultimo round per il lavoro: vertice al Mise, le possibili soluzioni
di Valerio Iuliano
Martedì 19 Ottobre 2021, 00:05 - Ultimo agg. 20 Ottobre, 07:05
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La vertenza è arrivata al capolinea. Quella iniziata ieri sarà la settimana determinante per gli operai Whirlpool, che oggi si recheranno a Roma. Duecento lavoratori parteciperanno alla manifestazione promossa da Fim, Fiom e Uilm, in concomitanza con il vertice al Mise. I momenti potenzialmente decisivi sono stati tantissimi, da maggio 2019 ad oggi. Ma nessuno dei precedenti può essere paragonabile ai possibili sviluppi della vertenza, da oggi al 22 ottobre. Quattro giorni ad altissima tensione che decreteranno il destino dei dipendenti. Sui lavoratori incombe lo spettro del licenziamento che la multinazionale degli elettrodomestici potrebbe comunicare ai 321 metalmeccanici, poco dopo il verdetto, atteso per venerdì prossimo, del tribunale di Napoli sul ricorso inoltrato da Fim, Fiom e Uilm per “condotta antisindacale”, contro la stessa Whirlpool. L’eventualità di un licenziamento imminente, peraltro confermata più volte dalla major, rischia di rendere molto ardua la soluzione individuata dal governo per la riconversione del sito di via Argine. Per l’hub della mobilità sostenibile a Napoli Est occorrono due mesi. 

E la speranza dei lavoratori è che il governo, nel vertice di oggi al Mise, possa annunciare l’attuazione di uno strumento tale da rendere possibile il passaggio al consorzio. L’incontro odierno tra l’esecutivo, con la presenza dei ministri Giorgetti e Orlando, e i sindacati assume, dunque, un’importanza fondamentale. «Il governo - spiega Vincenzo Accurso, delegato Rsu - non è riuscito a fermare la multinazionale, nonostante i due ministri. Il rischio è quello che arrivino i licenziamenti, prima di verificare se la soluzione del consorzio sia valida. C’è bisogno che il governo si prenda l’impegno di sostenere i lavoratori con uno strumento speciale, senza passare per i licenziamenti». Tra i lavoratori cresce l’attesa per il vertice odierno. Saranno quattro - fa sapere la Fiom - i pullman che stamattina si dirigeranno dallo stabilimento di via Argine verso Roma. Dalla multinazionale è arrivata la proposta di accettare l’esodo incentivato di 85mila euro o il trasferimento presso lo stabilimento di Cassinetta di Biandronno, a Varese.

Due ipotesi che non hanno riscosso i consensi dei 321 operai ancora in organico. «La possibilità - chiarisce Accurso - esiste da quando è iniziata la vertenza. Chi poteva andarsene, lo ha già fatto. Noi continuiamo la lotta».

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Da maggio 2019, sono 150 gli operai che hanno preferito la buonuscita. Nei piani del governo resta la realizzazione del progetto di reindustrializzazione al quale il ministero dello Sviluppo economico, con la viceministra Alessandra Todde, sta lavorando dallo scorso mese di agosto. Ma bisognerà verificare quali possano essere gli strumenti per rendere attuabile il piano di riconversione, anche nell’eventualità dell’arrivo delle lettere di licenziamento. Un passaggio molto delicato, per l’esecutivo. «L’impegno del governo nel trovare una soluzione industriale alla vertenza - spiega il leader della Fim Cisl di Napoli Biagio Trapani - deve essere tradotto ora in un accordo e in un piano industriale di prospettiva. Il tempo è ormai scaduto. Ci aspettiamo che il Governo confermi la nostra richiesta di garantire la continuità lavorativa dei dipendenti di Napoli. Il Governo crei uno strumento di accompagnamento che permetta di non vanificare gli sforzi fatti per traghettarli in questi 59 giorni, soprattutto dopo che l’azienda ha sbattuto la porta in faccia a Napoli. C’è ancora spazio per una soluzione». 

 

Mentre il segretario generale della Uilm Crescenzo Auriemma e il segretario generale aggiunto Antonio Accurso chiedono al governo «un cambio di passo. I ministri Giorgetti e Orlando prendano le redini della vertenza, individuando strumenti in grado di garantire la continuità occupazionale. Si costituisca il consorzio subito e si dia evidenza che si fa sul serio per dare una prospettiva industriale al sito di Napoli. La Whirlpool ha dimostrato accanimento nei confronti dei lavoratori, facendo saltare il tavolo e rompendo la trattativa sui licenziamenti». Altre iniziative di lotta in tutto il gruppo Whirlpool vengono annunciate dalla Fiom per tutta la settimana. «Andremo avanti fin quando la vertenza non troverà soluzione», sottolinea il segretario generale della Fiom di Napoli Rosario Rappa, che lancia un appello «a tutto il mondo della cultura e dello spettacolo affinché continuino a far sentire la loro voce».
 

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