Whirlpool, la rabbia degli operai davanti al ministero

Whirlpool, la rabbia degli operai davanti al ministero
Mercoledì 12 Giugno 2019, 17:45 - Ultimo agg. 18:41
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In attesa di un «passo indietro» da parte di Whirlpool italia sulla volontà di cedere il sito di Napoli, gli operai dello stabilimento campano sono tornati sotto al Mise per scandire i tempi del tavolo di confronto con azienda, sindacati e Governo in procinto di iniziare.
 

 

Fischietti, trombette, bandiere Fiom Fim e Uilm, e tanti slogan accompagnano la vertenza che si riaccende di speranza soprattutto dopo le dure critiche di ieri rivolte dal vicepremier e ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio alla multinazionale americana e il contestuale annuncio della revoca di 15 mln di fondi pubblici.
 

«Di Maio uno di noi», gridano gli operai molti anche dell'indotto napoletano che entrerebbe in crisi con una ipotetica cessione. «Rispetto, rispetto» scandiscono in un frastuono assordante, assieme ad epiteti rivolti all'Ad di Whirlpool Italia.
 

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