Cantano “Napoli non molla” e “la gente come noi non molla mai”. Questo il grido che accompagna oggi gli operai Whirlpool in presidio all’esterno di Palazzo Santa Lucia. Dopo l’ennesimo tavolo di ieri (19 ottobre) al ministero dello Sviluppo Economico i lavoratori napoletani tornano a far sentire la proprio voce all’esterno del palazzo della Regione Campania. Mentre annunciano che domani saranno a Palazzo San Giacomo per il primo incontro ravvicinato con il neoeletto primo cittadino, Gaetano Manfredi.
Dopo quasi tre anni e più di 850 giorni di vertenza i lavoratori metalmeccanici non mollano e chiedono così il sostegno di Comune e Regione, per scongiurare i licenziamenti che potrebbero partire già da questo venerdì (22 ottobre) dopo l’aggiornamento per l’udienza per condotta anti sindacale presentata dalle parti sociali già la scorsa settimana e poi rimandata al Tribunale di Napoli.
«Chiediamo - spiega Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania - di convergere su una coesione non solo dei lavoratori della Whirlpool ma di tutte là forze del lavoro.
«Oggi siamo qui in Regione - precisa invece Vincenzo Accurso, Rsu del sito di via Argine - per fare la giusta pressione perché difenda il lavoro del territorio. Attraverso la vertenza Whirlpool sappiamo il rischio del territorio. Per noi la Regione deve fare il suo peso anche al tavolo con noi perché deve essere attrattiva e non deve continuare a perdere pesi. Domani al Comune - chiarisce Accurso - di sarà Manfredi, incontreremo lui anche perché la fabbrica fa parte del territorio, c’è bisogno da subito che anche Manfredi faccia la sua parte per far sì che non si perda questa realtà. Rimane venerdì che si torna in magistratura, aspettando la sentenza, sperando che venga invalidata la procedura di licenziamento che ha aperto la multinazionale perché non ha rispettato gli accordi sindacali e quindi riaprire di nuovo il tavolo e tornare il 25 (ottobre ndr) con la possibilità di avere di nuovo all’interno la multinazionale che non può pensare di sganciarci così».
Nell'incontro alla Regione, l’assessore alle attività produttive Antonio Marchiello ha spiegato che «ci vuole vedere chiaro» sul progetto del consorzio, che prima del 15 dicembre prossimo non potrà partire.
I sindacati fanno sapere,inoltre, che venerdì (22 ottobre) saranno in Consiglio Regionale, intorno alle 10, dove saranno accolti dal presidente del Consiglio Gennaro Oliviero, e poi in seguito alle ore 13 si recheranno al vicino tribunale per l’udienza,fissata lo scorso 15 ottobre e poi rimandata, presentata dalle parti sociali per condotta antisindacale contro la multinazionale.
Finito l'incontro tra l’assessore alle attività produttive della Regione Campania, Antonio Marchiello, e le parti sociali. A quanto trapela lo stesso ha spiegato che “ci vuole vedere chiaro” sul progetto del consorzio, che prima del 15 dicembre prossimo non potrà partire. I sindacati fanno sapere,inoltre, che venerdì (22 ottobre) saranno in Consiglio Regionale, intorno alle 10, dove saranno accolti dal presidente del Consiglio Gennaro Oliviero, e poi in seguito alle ore 13 si recheranno al vicino tribunale per l’udienza,fissata lo scorso 15 ottobre e poi rimandata, presentata dalle parti sociali per condotta antisindacale contro la multinazionale.