«Veniamo da due anni difficili per il Covid, ci aspettavamo per questa estate di nuovo un boom come negli anni 2018-19 e invece la guerra ci porta il 30-35% di yacht in meno da Russia e Ucraina». Nelle settimane in cui le cronache raccontano quasi ogni giorno di mega-yacht ormeggiati in Italia e congelati in adesione alle sanzioni Ue, Massimo Luise, proprietario del molo delle barche vip a Mergellina, nel cuore del mare di Napoli, descrive l'inizio dell'estate nel Golfo, che quest'anno perde una parte delle grandi imbarcazioni provenienti dall'est Europa.
«Oltre a Russia e Ucraina - spiega Luise - vengono sempre yacht da Georgia, Azerbaigian, da tanti Paesi dell'ex Urss, che ha tanti imprenditori con molte finanze e appassionati del mare. E sono persone che amano il Golfo di Napoli, dalla città a Ischia, Capri, ma anche Amalfi e Positano. Sono barche molto grandi, con proprietari che amano anche godersi le vacanze spendendo: tra ristoranti, feste a bordo con champagne, ormeggio e manutenzione dei grandi yacht gli ospiti dall'Est Europa lasciano circa 50.000 euro al giorno.
Un gran flusso di denaro, anche per l'indetto, che quest'anno non ci sarà: «Ho assunto venti persone in vista della imminente stagione estiva ed adesso li terrò in attesa che finisca la guerra».
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