Zona rossa a Vico Equense, il giallo dei tamponi: prima dell'Asl arrivano i privati

Zona rossa a Vico Equense, il giallo dei tamponi: prima dell'Asl arrivano i privati
di Ilenia De Rosa
Giovedì 22 Ottobre 2020, 13:00
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Tamponi effettuati da privati, che non hanno validità. Primi tre giorni di zona rossa senza l'opportunità di fare test. Ieri i primi presìdi dell'Asl per i tamponi, i cui risultati si conosceranno nei prossimi giorni. Folla di cittadini provenienti anche da zone limitrofe per gli screening. È quanto sta accadendo nella «Ticciano rossa», la piccola frazione arrampicata sulle colline di Vico Equense, nota aver dato i natali allo chef Antonino Cannavacciuolo, che da venerdì è chiusa in una sorta di lockdown decretato dal sindaco Andrea Buonocore di fronte a un'escalation di contagi. «Ogni giorno ci tolgono un pezzetto di libertà. Dicono che è per il nostro bene: non siamo medici, quindi ci fidiamo e accettiamo tutto, almeno la maggior parte di noi. Ma quello che nessuno può accettare è di aspettare ancora», è lo sfogo di un residente, Augusto Celentano, sulla sua pagina Facebook. Celentano racconta che sabato scorso decine di ticcianesi hanno fatto il tampone privatamente credendo di accelerare i tempi. Invece ieri si è saputo che il test effettuato «non è diagnostico per l'infezione Covid-19 e non sostituisce il test molecolare». Una notizia sconfortante per chi sperava di liberarsi domenica prossima, all'indomani della scadenza del 24 ottobre indicata dal sindaco. «Questa piccola comunità è ferita e anche offesa. Adesso chiediamo almeno di ricevere velocemente i risultati del tampone di oggi. Chi ne ha il potere, si attivi presso il laboratorio di analisi e faccia pressione affinché il lockdown di 8 giorni non diventi di 10 o di 15», conclude l'uomo. 

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Venerdì scorso l'ufficialità dell'isolamento per i cittadini del borgo collinare con un'ordinanza che ha precisato che «tutti i residenti della frazione devono sottoporsi a tampone domiciliare secondo i protocolli Covid».

Ma i medici di base non hanno potuto avviare le procedure perché - spiega un altro residente, Camillo Vanacore - secondo la legge il tampone va prescritto solo per chi ha avuto un contatto diretto con un positivo o quando si è in presenza di sintomi Covid, mentre la situazione dei residenti a Ticciano non era stata ancora segnalata. «Così abbiamo vissuto tre giorni senza poter fare niente. Poi la situazione si è sbloccata martedì, quando l'amministrazione comunale ha organizzato insieme all'Asl i presìdi per gli esami», continua Vanacore. Sembra scritta in maniera frettolosa e non rispondente alla realtà, dunque, l'ordinanza che ha istituito la zona rossa di Ticciano. Al dovere di sottoporsi al tampone è corrisposta l'impossibilità a farlo, a causa del difetto di comunicazione tra enti che ha tenuto bloccati i medici di base. D'altronde basta leggere che nell'elenco degli enti cui andava notificato il documento è stato inserito il commissariato di polizia di Vico Equense, che non esiste, per desumere che probabilmente sarebbe servito qualche momento di riflessione e calma in più. 

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Certo è che prima dell'arrivo dell'unità mobile dell'Asl, sabato nella zona rossa se ne è materializzata un'altra, gestita da un laboratorio privato che non ha trovato ostacoli al «confine», e che ha effettuato tamponi a chi ne facesse richiesta. Decine di residenti hanno così pagato 25 euro per un test che poi si è rivelato non sufficiente per attestare con certezza la negatività al Covid-19. E adesso cresce la rabbia: «Inconsapevole fino ad ora di ciò, non ho avuto la possibilità di prenotarmi e, ad oggi, non so quando mi sarà garantita la possibilità di rieffettuare il test con l'Asl», scriveva ieri una ragazza sui social. A questo si aggiunge il caos creatosi per l'arrivo di persone da fuori Ticciano. «Non sono state poche le persone provenienti da zone adiacenti che hanno approfittato dei tamponi Asl continua Vanacore Da questo punto di vista credo che la zona rossa non abbia funzionato. Perché sono arrivati cittadini da altre frazioni? Non dovevano essere vietati sia uscita che l'ingresso nella zona di Ticciano? E i controlli?». 

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Risale a martedì la pubblicazione del calendario per i tamponi. Il sindaco ha avvisato la cittadinanza, oltre che sul sito ufficiale del Comune, anche sulla sua pagina Facebook. Ieri mattina l'ulteriore avviso di un cambiamento. «In accordo con l'Asl, i presidi individuati a Ticciano per l'effettuazione dei tamponi diventano 4. I cittadini che precedentemente dovevano recarsi nel pomeriggio presso il punto assegnato, si tengano pronti perché l'appuntamento verrà anticipato al mattino presso il nuovo punto allestito nelle prossimità dell'ingresso delle scuole». Anche questa ulteriore notizia ha generato un po' di confusione, ma ieri tutta la popolazione è riuscita a sottoporsi al test. Adesso comincia il conto alla rovescia, si spera, verso la libertà.

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