Covid a Napoli, una domenica a due facce: folla in centro e deserto sul lungomare

Covid a Napoli, una domenica a due facce: folla in centro e deserto sul lungomare
di Antonio Folle
Domenica 22 Novembre 2020, 15:53 - Ultimo agg. 23:46
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Rispettare le limitazioni imposte dalla zona rossa è difficile per tutti, specie in vista delle prossime festività natalizie, ma è forse l'unica opzione attualmente disponibile - in attesa del tanto discusso vaccino - per frenare la curva dei contagi e decongestionare i reparti ospedalieri destinati alla cura del coronavirus. Se nella serata di ieri - a causa anche del vento e del freddo pungente - la città appariva pressochè deserta, stamattina gran parte dei napoletani hanno voluto trasgredire le regole riversandosi in strada e approfittando anche di un certo "allentamento" nei controlli da parte delle forze dell'ordine che, forse per prudenza, non hanno voluto esasperare ulteriormente i già esasperati cittadini.

 

Via Toledo, parte dei decumani, piazza Garibaldi, il quartiere Vasto e le zone iperpopolari come la Pignasecca o Forcella le aree dove stamattina si sono registrati i maggiori assembramenti.

Nella piazza intitolata all'eroe dei due mondi centinaia di extracomunitari - ma non mancavano gli italianissimi abitanti della zona - si trattenevano tranquillamente in strada a poche centinaia di metri da una impotente volante della polizia municipale che teneva - non senza un certo senso dell'umorismo - i lampeggianti blu in funzione. 

Mentre in alcune parti della città non mancavano gli assembramenti e gli irresponsabili comportamenti di chi, ancora oggi, va in giro con la mascherina abbassata o - peggio - senza indossare il dispositivo di protezione, in altre zone l'atmosfera era completamente diversa. San Gregorio Armeno appariva come un'unica distesa deserta, percorsa solo da qualche frettoloso passante. Stessa desolazione anche per la centralissima galleria Umberto, animata solo dai pochi clochard che sono soliti accamparsi sotto le sue volte. Pressochè deserto anche il lungomare dove, anche a causa del potente vento che spazza il cielo napoletano, hanno fatto capolino solo pochi coraggiosi runner e qualche ciclista che non ha voluto rinunciare alla sgambatina domenicale. 

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Si prospettano settimane decisamente dure sul fronte delle decisioni da parte del Governo. Sul prossimo Natale, a poco meno di un mese di distanza, regna un clima di grande incertezza. I commercianti sperano in una riapertura che possa dare un certo "sollievo" dal punto di vista economico, ma ad oggi è difficile prevedere ogni cosa e l'impressione è che nelle stesse "stanze dei bottoni" si navighi decisamente a vista. 

Stamattina solo la lunghissima fila di negozi desolatamente chiusi e i mezzi pubblici quasi del tutto vuoti testimoniavano l'inclusione di Napoli e della Campania nella zona rossa. Uno schiaffo a quanti, tra i cittadini, si stanno impegnando per rispettare le regole e al personale medico-sanitario che sta lottando da mesi con le unghie e con i denti contro un sistema sanitario decisamente "rivedibile" e contro un virus che continuerà a tormentare il mondo per ancora molti mesi. 

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