Quattro chiacchiere con la salma: la vita di una donna dal dolore alla rinascita

Quattro chiacchiere con la salma: la vita di una donna dal dolore alla rinascita
di Titti Esposito
Lunedì 23 Aprile 2018, 19:41
2 Minuti di Lettura
Un appuntamento con la vita. Passando per la morte. La sua, annunciata, paventata, bypassata. Ma, grazie a Dio, ancora lontana.

"Quattro chiacchiere con la salma", il titolo del pomeriggio letterario, aperto a tutti, che si terrà il 4 maggio alle 19 al Salone Viviani a Castellammare.

L'incontro, con la non scrittrice Stefania del Gaudio, appassionata di letture, proprietaria di uno scuola alternativa e che da anni si confronta con l'insidia del male del secolo, sarà soprattutto un momento di confronto e riflessione.

"Condivido alcuni testi che parlano della mia vita-spiega la giovane donna- la mia Pelle ricamata, voluta fortemente dal direttore artistico dello spazio culturale pubblico, di Vico Sant'Anna. Parlo della mia vita e della mia morte, ho dato un senso a tutto, la mia esperienza negativa vista con occhi nuovi".

Una sorta di diario dell'anima, quindo, letto da attori dello spazio comunale, che è un punto di partenza dopo la rinascita, e la pelle ricamata è quel che rimane dopo che le cicatrici della vita si sono rimarginate. 







Nella mia vita ho dovuto ricucire molte ferite, alcune di esse si sono rimarginate, pur lasciando delle visibili cicatrici.

Nel momento in cui la pelle veniva ricucita ho sentito e sopportato il dolore, ma non riuscivo a vedere oltre la sofferenza, man mano che la vita andava avanti e le cuciture sulla mia pelle aumentavano, nei momenti di vuoto, di silenzio, di assenze, di solitudine, ho potuto vedere quelle cicatrici da un'altra prospettiva, e sono riuscita a vedere che formavano uno straordinario ricamo, la mia vita.

Ogni punto, da quelli incisi durante l’infanzia fino all’ultimo, hanno portato al completamento di un ricamo preciso, nessun punto successivo era scollegato al precedente.

Improvvisamente ho dato un senso a tutto quanto mi succedeva ed ogni evento, ogni scelta, ogni rinuncia, ha avuto un posto speciale nel ricamo, un significato preciso, un percorso obbligato affinché si potesse compiere il grande lavoro della mia vita.

PERCHE' QUATTRO CHIACCHIERE CON LA SALMA

Alcuni testi parlano di una morte, della mia morte, che è stata un’esperienza dolorosa, ho dovuto elaborare il lutto, il mio lutto, ma questa esperienza che all’apparenza sembra negativa, in realtà si è rivelata un’opportunità di vivere una nuova vita ma con l’esperienza e le consapevolezze conquistate.

Ora ho gli occhi aperti, molte consapevolezze ma altrettanti dubbi, molti valori sono gli stessi di sempre, ma so che sono i miei, quelli che voglio mantenere, così come le scelte di oggi sono un agire consapevole non più un agire il desiderio altrui.

So cosa mi piace e so cosa non mi piace e, soprattutto so di poter cambiare idea.

Stefania Del Gaudio, pelle ricamata.
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