Aldo Masullo morto due anni fa, il ricordo affidato soltanto ai libri

Aldo Masullo morto due anni fa, il ricordo affidato soltanto ai libri
di Antonio Menna
Domenica 24 Aprile 2022, 09:00
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Se non fosse per l'instancabile tessitore culturale, Raimondo Di Maio, libraio di Mezzocannone ed editore piccolo solo nei mezzi finanziari, non certo nella visione e nella proposta, e dell'ex assessore alla Cultura del Comune, Nino Daniele, la città non avrebbe quasi ricordato il secondo anniversario della morte di uno dei pensatori più brillanti, tesi, magnetici e profondamente politici del Novecento napoletano, il professore Aldo Masullo, scomparso il 24 aprile del 2020, nel cuore del primo lockdown pandemico, all'età di 97 anni. L'unico altro appuntamento è stata nei giorni scorsi la presentazione del libro Aldo Masullo L'interrogazione del reale a cura di Giovanna Borrello e Francesco Lamberti.

Daniele ha invece condotto una chiacchierata con allievi, amici e compagni di strada di Masullo, per parlare di un libro dedicato proprio al filosofo napoletano (nato in realtà ad Avellino, vissuto a lungo a Nola, ma docente di Filosofia a Napoli dagli anni Cinquanta, parlamentare per più legislature) e pubblicato da alcuni giorni proprio dalla Libreria Dante e Descartes, la sigla editoriale di Di Maio. 

«Un mio piccolo omaggio - dice Nino Daniele del suo libro dal titolo La filosofia in soccorso dei cittadini -, in ricordo riconoscente di cose meravigliose di cui sono stato partecipe».

Il libro era stato già presentato lo scorso 11 aprile - in occasione del compleanno del professore - proprio a Largo Masullo, lo spazio adiacente alla Funicolare di piazza Fuga, ad opera della Libreria Iocisto, che alla memoria del filosofo - che nel 2018 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco De Magistris - dedica da sempre un grande impegno, e che quest'anno ha scelto di ricordarlo non nell'anniversario della scomparsa ma in quello della nascita. «Il libro - si legge ancora in una nota di Nino Daniele - è un tributo alla memoria di Masullo, non un libro sul suo pensiero filosofo, che non può che essere affidato agli studiosi e agli allievi. Io ho solo origliato alla porta del Maestro. Il mio colloquio con lui in decenni di solida amicizia, scaturisce in primo luogo da comuni battaglie politiche».

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Un altro volume dedicato al filosofo, curato da Giovanna Borrello e Francesco Lamberti, è stato pubblicato dalla Edizioni Liguori con il titolo Aldo Masullo, l'interrogazione del reale; anche questo è stato presentato in occasione dell'anniversario della nascita, lo scorso 12 aprile, all'Istituto italiano per gli Studi filosofici. «È il primo libro dedicato a Masullo - ha scritto Giovanna Borrello, una delle curatrici - dopo la sua morte a opera di alcuni suoi allievi e di stretti collaboratori». Al volume, oltre ai curatori, hanno collaborato Berardo Impegno, Lucio Saviani, Giuseppe Cantillo, Fabio Ciaramelli, Bruno Moroncini, Francesco Perillo, Elena Scuotto e anche il figlio di Masullo, Paolo, scomparso di recente. «Masullo - si legge nel volume - è stato uno dei protagonisti della filosofia italiana dalla seconda metà del Novecento fino ai nostri giorni; si è distinto soprattutto per il suo pensiero originale in ambito fenomenologico e per il suo impegno politico progressista. Non fu, inoltre, solo un grande filosofo, fu anche un Maestro». E il segno lasciato tra allievi, collaboratori, altri studiosi, si sente forte. Si avverte, nelle parole di chi lo ricorda, l'ammirazione per la sua capacità magnetica di catturare l'attenzione e la forza del suo impegno politico con l'obiettivo che «Napoli costruisca il rispetto di sé stessa». Un po' meno la memoria del professore si avverte nel corpo vivo della città, due anni dalla morte e sembra già messo un po' da parte. Nel 2023, saranno cento anni dalla nascita. C'è il tempo per organizzare qualcosa di significativo e importante. 

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