Bacoli Percorsi d'acqua, torna il tour che svela i tesori dei Campi flegrei

Bacoli Percorsi d'acqua, torna il tour che svela i tesori dei Campi flegrei
di Patrizia Capuano
Domenica 2 Ottobre 2022, 11:00 - Ultimo agg. 18:44
3 Minuti di Lettura

Riparte il tour «Bacoli Percorsi d'acqua» per visite guidate nella Piscina mirabilis e nelle Centum Cellae, riaperte dal Parco archeologico dei Campi Flegrei. La passeggiata è a cura delle guide dell'associazione Stramirabilis che condurranno i visitatori alla scoperta dei due siti archeologici di epoca romana, situati nel centro storico. Si parte dal serbatoio di età imperiale e, dopo aver percorso l'antico borgo, si giunge alle Cento Camerelle, un complesso di cisterne di epoca romana collegate, secondo le fonti storiche, alla villa di Quinto Ortensio Ortali, oratore e avvocato di tarda età repubblicana. Il primo appuntamento è per stamane, alle 10.30, in via Campi Elisi 1. Il tour sarà ripetuto di domenica mattina, per il mese di ottobre.

Un'occasione per riscoprire la Piscina mirabilis che, fiore all'occhiello dell'architettura romana, costituiva la maggiore cisterna di acqua potabile. Ed era punto terminale dell' acquedotto augusteo, Aqua Augusta: dalle sorgenti di Serino riforniva Napoli e i territori limitrofi. La Piscina mirabilis peraltro approvvigionava la flotta imperiale di stanza nel porto di Misenum, la Classis Misenensis, divenuta Classis Praetoria Misenensis Pia Vindex. Lunga circa 75 metri e con una capacità di 12mila metri cubi di acqua, la cisterna è sostenuta da 48 pilastri cruciformi che delimitano cinque navate. Il serbatoio, tra i maggiori monumenti dell'area flegrea, fu realizzato in età augustea. Nelle adiacenze sono custodite le vestigia della villa attribuita all'oratore Ortensio Ortalo, collegata per il fabbisogno idrico alle Cento Camerelle. Queste erano definite anche Prigioni di Nerone «per l'intento dell'imperatore che qui, come racconta Tacito, accolse la madre prima di ordinarne l'assassinio spiega il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione - Si tratta in realtà di un sistema di cisterne parzialmente esplorate, nate per soddisfare un enorme fabbisogno idrico della villa sovrastante, di sicuro dotata di giochi d'acqua, ninfei e peschiere.

Le Cento Camerelle furono tappa obbligata ai tempi del Grand Tour». 

 

Riflettori accesi nel centro storico e non solo. Stamane tappa anche nell'anfiteatro cumano con visite dalle 10 alle 13. Il monumento, riaperto al pubblico di recente grazie alla sinergia tra il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Comune, è tra i più antichi edifici per spettacoli in Campania. Con la guida degli operatori della Pro Loco Città di Bacoli è possibile scoprire il nuovo percorso tra l'arena, la cavea e le gradinate. L'Anfiteatro Cumano fu costruito alla fine del II secolo avanti Cristo, all'esterno delle mura meridionali della città dall'impianto urbano romano, che sostituì quello greco-sannitico. Del monumento, indagato parzialmente, sono ben conservate le arcate della summa cavea e gli spazi di ingresso che potevano accogliere oltre 20mila spettatori. L'Anfiteatro inoltre è aperto anche il giovedì per scuole e gruppi. Intanto oggi appuntamento con Domenica al Museo e l'apertura gratuita nei luoghi della cultura ogni prima domenica del mese. In area flegrea sono aperti al pubblico il Parco archeologico delle Terme di Baia, l'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, il Parco archeologico di Cuma e il Castello aragonese di Baia: qui sono in esposizione le mostre «I Greci prima dei Greci» e «Il Tempo in rovina». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA