Biblioteca universitaria di Napoli, la dedica di Napoli ​a Maria Giuseppina Castellano Lanzara

Biblioteca universitaria di Napoli, la dedica di Napoli a Maria Giuseppina Castellano Lanzara
Martedì 21 Luglio 2020, 14:41
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A pochi passi dall'Università Federico II e dall'ingresso della Biblioteca universitaria, a Napoli, da oggi c'è largo Maria Giuseppina Castellano Lanzara, già direttrice della Biblioteca universitaria dal 1936 al 1965. A lei si deve la salvezza del patrimonio librario della Biblioteca durante il periodo fascista e soprattutto durante la guerra e i bombardamenti. Castellano Lanzara, infatti, occultò i libri, i manoscritti, le cinquecentine, chiudendoli in casse che fece trasportare fuori Napoli per salvarli dalla distruzione. Per questo suo impegno è ricordata come «una donna combattiva, tenace e determinata che, con la sua azione civile e culturale, insieme all'abnegazione, alla collaborazione e all'affetto del personale, riuscì a conservare intatti i libri e a preservarli dalla furia delle bombe».

«Questa intitolazione - ha detto il direttore della Biblioteca universitaria, Raffaele De Magistris - è un grande onore perché si rende omaggio a una studiosa che ha segnato pietre miliari negli studi della storia del libro e delle biblioteche e perché si omaggia una grande direttrice, una grande bibliotecaria che credeva nel valore della cultura come strumento di consapevolezza critica e riscatto». Secondo i numeri riferiti, già in epoca fascista, la Biblioteca universitaria di Napoli contava oltre 750mila volumi ed era «la più grande biblioteca universitaria d'Italia».


«Siamo molto orgogliosi di questa intitolazione a una grande donna di Napoli che salvò il patrimonio bibliografico della città dai bombardamenti - ha affermato il sindaco, Luigi de Magistris - e grazie al suo impegno oggi manteniamo una delle biblioteche universitarie più importanti al mondo. Con la toponomastica stiamo ricostruendo la storia e la memoria di Napoli e stiamo dando linfa alla toponomastica al femminile, perché le donne di Napoli sono state protagoniste della storia, fatto che va riconosciuto nella memoria storica. Questa città - ha sottolineato - arranca nell'ordinario ma nei momenti difficili sa esattamente dove andare senza dimenticare le sue profonde radici».

Alla cerimonia, tra gli altri, hanno partecipato il rettore dell'Università Federico II, Arturo De Vivo, l'assessore con delega alla Toponomastica, Alessandra Clemente, il procuratore generale della Corte d'Appello di Napoli, Luigi Riello, e la famiglia di Castellano Lanzara rappresentata dal figlio Roberto Castellano, già consigliere di Corte d'Appello di Napoli, e dalla nipote Maria Giuseppina, che porta il nome della nonna, che l'ha ricordata come una donna «di grandi valori quali l'amore, la cultura e l'umiltà che nella vita pagano sempre».

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