«Caro Massimo, buon compleanno: ti scrivo così ti sento più vicino»

«Caro Massimo, buon compleanno: ti scrivo così ti sento più vicino»
di Rosaria Troisi
Martedì 19 Febbraio 2019, 09:25
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Oggi Massimo Troisi avrebbe compiuto 66 anni. La sorella Rosaria gli ha indirizzato una lettera tramite le nostre pagine

Caro Massimo, sono trascorsi un po' di anni da quel gennaio 1993. Ti sapevamo in viaggio di piacere in un caldo e suggestivo paese dell'America Centrale, naturalmente non da solo Tirai un liberatorio sospiro di sollievo, quando sfilai dalla posta del giorno una tua cartolina che veniva ad interrompere uno dei tuoi probabili e prolungati silenzi che tanto irritavano papà. Mi affrettai a leggerne il testo che tu ben conosci, ma te lo rammento: «Vedete telefoni qui? Vi abbraccio tutti. A presto, Massimo!» Mi rigirai la cartolina tra le mani e, osservando il paesaggio raffigurato, abbozzai un sorriso, ma giuro, se non mi fossi trovata per strada, sarei scoppiata in una fragorosa risata: un mare calmo e azzurrissimo accarezzava una spiaggia a perdita d'occhio e un arbusto rinsecchito dal sole spuntava basso e solitario dalla sabbia calda e dorata come il miele. Sulla stessa spiaggia, avvolta dalla vivida luce solare, come carezze, ti giungano gli auguri più affettuosi di buon compleanno.

Massimo, niente stupore, nessuna meraviglia: tu i tempi della natura li hai sempre avuti! Personalmente ho sempre pensato a te come alla natura vivente del nostro Vulcano: disteso, sornione e tranquillo nei suoi colori indefiniti, circondato dalle poetiche e leopardiane ginestre che fioriscono e svettano caparbiamente dalle fessure delle rocciose pietre arse e nere; poi... la lava incandescente che ribolle nel suo ventre è la stesa fiammante esuberanza che ha animato il tuo spirito interiore Chissà, forse, il lascito naturale ereditato nel bene e nel male da chi nasce all'ombra del Vesuvio.

Goditi il sole, Massimi', sii felice! Non siamo tristi, perché tu, come tutte le persone speciali, hai lasciato un «pieno» talmente scintillante da annientare, sbaragliare la malvagia sensazione del vuoto.
Massimo, nella nostra metà del Cielo sai cosa succede? Noi qui leggiamo e rileggiamo i tuoi messaggi che ci fanno ridere e sorridere, ripercorrere te per amarti e ancora amarti. Noi qui e tu lontano... Eppure vicinissimi, stretti da un legame sottile e tenace, come un filo di seta. La tua presenza è rimasta saldamente ancorata nei nostri cuori e di lasciarti andare neanche a parlarne...
Ciao Guaglio', «Buon Compleanno» da tutti noi. Ti vogliamo un gran bene!

tua sorella Rosaria
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