Catacombe di San Gennaro, il Vaticano apre: «Mai chiesto 700mila euro arretrati»

Catacombe di San Gennaro, il Vaticano apre: «Mai chiesto 700mila euro arretrati»
Sabato 17 Novembre 2018, 13:30 - Ultimo agg. 18 Novembre, 08:32
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Mai formalizzata alcuna richiesta di versare gli arretrati, accumulati in 10 anni di gestione delle catacombe di San Gennaro, da parte dei ragazzi della Cooperativa La Paranza. In un documento, diffuso oggi da Tv2000 e relativo al marzo scorso, si legge che la Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede «accetta di azzerare il debito pregresso», sottolineando che nessuna somma arretrata è stata mai chiesta. Una situazione rispetto alla quale i ragazzi della cooperativa fanno sapere che «preferiscono lavorare in silenzio e attendere l'avvio del confronto per la nuova convenzione così come indicato dal cardinale Crescenzio Sepe». Un documento, quindi, che sembra andare ad allontanare il rischio che, anche in sede di rinnovo della convenzione, possa essere chiesta una somma stimata in 700mila euro per 10 anni di attività.

L'allarme di una possibile richiesta è scattato all'indomani della visita a Napoli del cardinale Gianfranco Ravasi, che presiede la Pontificia Commissione per la Cultura, nella Curia partenopea dove ha incontrato il cardinale Crescenzio Sepe, per parlare delle Catacombe. Il rischio, qualora si fosse concretizzata la richiesta, era di mettere a repentaglio il lavoro dei ragazzi, circa una cinquantina, e il modello Sanità, il riscatto cioè della gente del quartiere attraverso un progetto che ha portato turisti ed economia in un Rione con forti disagi. Nel documento reso noto da Tv 2000 viene anche esplicitata «la volontà di avviare una nuova fase di collaborazione su una base di trasparenza e legalità». Il Concordato stabilisce che sia la Santa Sede a occuparsi della gestione di tutte le Catacombe presenti sul territorio nazionale, circa 120 (di cui una ventina aperte al pubblico) compresa quella di Napoli. Alla Commissione di Archeologia Sacra spetta il 50% degli introiti provenienti da ciascun sito archeologico. Cosa che, nel caso di Napoli, non è avvenuta. Le catacombe di San Gennaro, come viene sottolineato dalla tv dei vescovi, sono l'unico sito in Italia a non aver corrisposto quanto pattuito né sono mai stati inviati i rendiconti di bilanci. In pratica - sostiene il Vaticano - La Paranza gestisce il sito in totale autonomia, emettendo biglietti in proprio e non fornendo bilanci.

La Cooperativa La Paranza ha ottenuto nel 2009, in gestione dall'Arcidiocesi di Napoli. Dieci anni durante i quali il numero di visitatori di un sito abbandonato a se stesso e al degrado fino a quel momento sono notevolmente aumentati. Il lavoro di recupero delle Catacombe ha portato lavoro ai giovani del territorio attraverso un progetto di rilievo sociale che, come assicurano alla Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede, secondo quanto riferisce la tv della Cei, della Conferenza episcopale italiana - nessuno vuole interrompere, rilanciare su una base nuova di trasparenza e legalità, senza creare disparità con le altre catacombe in Italia. Oggi, da Assisi, è arrivato il sostegno ai ragazzi anche dal Consiglio nazionale dell'Ucsi, che rappresenta i giornalisti cattolici.
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