Il "Cine-babà" di Casagrande sfida il Cine-panettone. Nel cast anche Annalisa e Morelli

Il "Cine-babà" di Casagrande sfida il Cine-panettone. Nel cast anche Annalisa e Morelli
di Francesca Cicatelli
Giovedì 26 Novembre 2015, 22:58 - Ultimo agg. 27 Novembre, 02:37
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Folgorato sulla via di Salerno, Maurizio Casagrande (che si racconta nel video con Annalisa Scarrone che pubblichiamo sopra) sfida "con tutto il rispetto" il Cine- panettone con il Cine-babà, "più soffice e senza effetti sullo stomaco" a suo dire, e ci prepara al Natale, ammaliandoci con una commedia densa di omaggi al teatro d'autore, a scene memorabili, come il siparietto del cambio d'abito in auto, che ricorda la storia del cavalluccio rosso di "Così Parlò Bellavista", sketch divertenti senza il ricorso alla volgarità e tanta musica, " l' infezione a cui non c'è cura e che auguro a tutti". Sullo sfondo i bagliori delle Luci d'Artista di Salerno che lo "mettono di buon umore", scoperte per caso "passando in città due anni fa" e sorprendendosi del fatto che nessuno l'avesse riconosciuta come "set naturale per una pellicola fiabesca dedicata al Natale. Esce quindi oggi al cinema "Babbo Natale non viene da Nord" che vede l'attore anche alla regia. Un milione e 200mila euro il low budget per produrre il film, una scommessa per "non parlare sempre di delinquenza, omicidi, immondizia e orrende cose che purtroppo fanno parte della nostra terra" e invita tutti a non "dimenticare il cavalluccio, perchè c'è anche questo a Napoli".
Una Napoli in cui è possibile produrre bei film, "anche perché da sola recita" ma bisogna farli di qualità e "in Campania - denuncia - spesso la tendenza è quella dei budgets troppo ridotti e quando spendi troppo poco, ottieni troppo poco".
L'attore, che ormai vive a Roma da 30 anni, lancia una provocazione: "Sono felice di essere andato via da Napoli perché paradossalmente la guardo e la conosco meglio di chi la vive tutti i giorni. Napoli è una città che riempie e arriva a sopraffarti come una madre mostruosamente affettuosa e quindi è necessario allontanarsi un attimo per amarla di più".
E se si azzarda un ritorno in coppia con Buccirosso e Salemme ironizza: "Salemme - Buccirosso chi?". Si chiama fuori quando precisa che non ha "litigato con nessuno e basta l'occasione per recitare in un film insieme, perché no?"
Lancia un appello al sindaco de Magistris: "Continua a fare quello che stai facendo perché mi piace e regalami la Napoli regina che è, convincendola che chi la tratta da sguattera sbaglia ma che essa stessa non deve comportarsi da sguattera".
La cantante Annalisa la sua prima scelta, "perché incarna la mia figlia ideale con la sua freschezza e poi somiglia a mia sorella da bambina. Mi serviva una moderna cantante popolare ma non come alcune cantanti in giro, tendenzialmente aggressive".
Mentre di Giampaolo Morelli, che interpreta un sacerdote sui generis, "un prete attivo che non si nasconde dietro la preghiera come lo definisce l'interprete, adora "la violenza. Perché fa parte di noi e le persone che sanno gestirla vanno apprezzate - aggiunge Casagrande. Gianpaolo è stato un vero fratello sul set. E appena arrivato ha iniziato a nevicare". Una casualità che è entrata a far parte poi delle scene anche perché - ripete Casagrande parafrasando Tonino Delli Colli - tutto ciò che riesci a rubare, diventerà per sempre del film".
Sorprendono le doti attoriali della cantante Annalisa Scarrone, che deve tutto "alle dritte di Maurizio Casagrande e all'affinità caratteriale con India, la figlia che interpreta nel film, "una ragazza che non ha ancora capito chi è, una fotografia di me a 20 anni, quando muovi i primi passi, hai mille dubbi, sbagli, cambi strada mille volte e sembra che tutto remi contro di te. E' una fase che ho vissuto anch'io e mi ci sono rivista".
Prossima tappa per Casagrande, che ha conquistato la fiducia anche del padre al punto che "qualsiasi cosa dicano di me, anche di male, mi sostiene", dirigere un film "non cucitomi addosso e in cui non recito".