Cinema, librerie e biblioteche in crisi a Napoli: «Siamo al punto di non ritorno»

L’assemblea pubblica di VivoaNapoli riunisce cittadini, esperti ed istituzioni sul tema

In foto Raffaella Tramontano, Emilia Leonetti e Diego Guida
In foto Raffaella Tramontano, Emilia Leonetti e Diego Guida
di Aurora Alliegro
Domenica 26 Marzo 2023, 18:45 - Ultimo agg. 27 Marzo, 07:28
5 Minuti di Lettura

Succede spesso che i cambiamenti ci lascino inermi. Di fronte al vento dell’innovazione, è più semplice essere governati dalle correnti piuttosto che opporsi a esse. Potrebbe dirsi lo stesso circa quei fenomeni culturali, sociali e tecnologici che puntualmente plasmano comunità, città e culture. In questi casi, se da una parte, posti innanzi al cambiamento, subentra la possibilità dello scontro aperto, dall’altra sussiste l’opportunità di comprendere e abbracciare le trasformazioni per divenirne protagonisti. È questo lo spirito propositivo con cui l’associazione culturale Vivoanapoli, nell’ambito di un ciclo di incontri aperti alla cittadinanza, ha promosso l’assemblea pubblica  Sale cinematografiche, biblioteche, librerie. I luoghi della nostra cultura sul tema delle prospettive dei baluardi della cultura partecipata a Napoli.

L’evento, tenutosi sabato 25 marzo 2023 a Napoli presso il Teatro Sannazaro, ha visto svolgersi un interessante dibattito animato da bibliotecari, librai, editori, artisti, rappresentanti politici e figure istituzionali attive sul territorio provinciale e nazionale. L’assemblea, realizzata in collaborazione con la Fondazione Guida alla Cultura, è stata coordinata da Emilia Leonetti, Presidentessa di Vivoanapoli, e da Raffaella Tramontano, giornalista e socia di Vivoanapoli. 

Vivoanapoli è un’associazione civica fondata da un gruppo di cittadini napoletani con lo scopo di promuovere il rilancio della città e innescare un cambiamento tramite la forza motrice della cultura, proponendosi quindi come «luogo di riflessione e di provocazione aperto al dialogo con tutti quanti, istituzioni, organizzazioni private e singoli cittadini».

Tramite le testimonianze di chi ogni giorno è protagonista e talvolta vittima dei cambiamenti che attraversano arte e cultura, l’iniziativa si è rivelata una preziosa occasione per raccontare la città di oggi e immaginare la città di domani. «Il nostro patrimonio artistico, con l’avvento dell’era digitale, rischia di dissiparsi. Sempre meno persone vanno al cinema, al teatro e ancor meno frequentano luoghi di lettura. La nostra missione è quella di attrarre e sensibilizzare soprattutto i giovani che con l’avvento di Internet sono portati a preferire i luoghi virtuali», ha spiegato Emilia Leonetti.

Si tratta di settori che stanno ancora pagando gli effetti delle chiusure dovute alla pandemia, misure che hanno decisamente favorito un ripiegamento dei singoli sulla dimensione virtuale e individualistica, esacerbando una crisi preesistente. «La crisi pandemica ha notevolmente delineato una battuta d’arresto», ha commentato Raffaella Tramontano, giornalista e socia di Vivoanapoli, «la ripresa è stata lenta e la strada è ancora lunga per ritornare alla normalità».

Luigi Grispello, Lino Fiorito e Angelo Curti hanno affrontato il tema del rilancio delle sale cinematografiche, con un particolare focus sul caso del Cinema Metropolitan. Secondo Grispello, avvocato e storico componente dell’Ufficio di presidenza Agis ed Anec, una possibile risoluzione della crisi del settore potrebbe derivare dalla promozione di produzioni cinematografiche di qualità, in modo da proporre un’offerta più appetibile al pubblico. Fiorito e Curti, rispettivamente artista e produttore, hanno messo in luce la necessità di reinventare questi spazi con strumenti moderni

Per quanto riguarda le biblioteche, invece, Maria Pia Cacace, Presidentessa regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche, ha messo a fuoco le numerose problematiche che impediscono un rinnovamento e potenziamento degli spazi bibliotecari. Occorrono, secondo la Cacace, precise azioni di investimento in direzione dell’innovazione del settore, tenendo sempre in considerazione l’utenza territoriale e le sue necessità. Anche Costanza Boccardi, Serena Gaudino e Diego Guida hanno sottolineato la gravità della situazione.

Guida, editore e vicePresidente di Vivoanapoli, ha parlato infatti di un «punto di non ritorno», di fronte al quale il coordinamento degli interventi risolutivi e il dialogo con le istituzioni sarebbero momenti imprescindibili.

A seguire, Luca Arenella e Claudia Migliore hanno offerto le proprie testimonianze di librai operanti in due realtà territoriali ben diverse. Il giovanissimo Arenella, dalla Scugnizzeria, libreria e casa editrice con sede a Scampia, ha evidenziato il ruolo della libreria nel processo di riqualificazione del quartiere. Claudia Migliore, Presidentessa di IoCiSto, associazione culturale e libreria indipendente del Vomero, ha raccontato invece la straordinaria realtà di una libreria che nasce dal basso, dai cittadini, attraverso una rete che promuove l’incontro e l’aggregazione.

 

La discussione ha messo in luce a più riprese la necessità del dialogo con le istituzioni al fine di attivare una serie di azioni coordinate per risollevare lo stato delle cose. Dal Comune di Napoli è intervenuto Ferdinando Tozzi, Consigliere con delega all’Industria della musica e dell’audiovisivo, il quale, oltre a richiamare gli interventi del Comune in merito, si è particolarmente soffermato sulla necessità di utilizzare i nuovi media per coinvolgere i giovani e riportarli nei luoghi della cultura. Dal fronte istituzionale sono intervenuti anche Maria Muscarà, Consigliera regionale del Gruppo misto, e Severino Nappi, Capogruppo della Lega in Consiglio regionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA