Comicon 2022, gli Esport alla ribalta: «Il boom del settore lo dobbiamo anche alla pandemia»

Comicon 2022, gli Esport alla ribalta: «Il boom del settore lo dobbiamo anche alla pandemia»
di Alessio Liberini
Sabato 23 Aprile 2022, 14:45 - Ultimo agg. 24 Aprile, 09:03
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Non solo fumetti, film e serie tv. La 22esima edizione del Comicon si contraddistingue anche per quello che riguarda il mondo del videogioco ma soprattutto degli Esport, ovvero gli “sport elettronici”. Vere e proprie competizioni agonistiche – con tanto di pubblico e tifosi –  dove si sfidano i giocatori professionisti, meglio noti come Pro Player.

Un fenomeno, che spazia tra il mondo dello sport ed i videogame, che sta conquistando un grande successo in tutto il mondo, dove alcune partite vengono trasmesse anche in televisione. In Italia il fenomeno è ancora poco conosciuto ma, paradossalmente, grazie alla pandemia ed al lockdown ha avuto un incremento significativo proprio negli ultimi anni, dove si è registrato un boom di spettatori e giocatori. A palesarlo sono i tantissimi giovani che in questi giorni stanno affollando i padiglioni 5 e 6 della Mostra d’Oltremare, per cimentarsi nei numerosi tornei messi in campo dagli stand che lavorano proprio nel settore degli Esport, ma anche per incontrare i propri beniamini che seguono sul web. 

 

«Penso che siano divertenti – racconta Francesco, dopo aver preso parte ad una gara sull’ultima edizione del game di Formula 1, giocando su una vera e propria vettura adattata al videogioco – Io preferisco non essere un Pro Player perché voglio divertirmi senza avere pressione addosso, però è bello guardarli da spettatore se si è appassionati».  «Ce n’è di tutti i gusti – sottolinea invece Flavio – in base a cosa ti piace puoi guardare di tutto un po’ come la televisione ormai. Se guardate una partita di calcio è come uno sport normale».

Tra gli ospiti più seguiti del Comicon, su tale fronte, c’è anche Nello Nigro, il coach della eNazionale Italiana di calcio –  il corrispettivo, negli Esport, del Ct Roberto Mancini - meglio conosciuto col nome d’arte “Hollywood”. Questa mattina proprio Nigro, insieme ad altri ospiti di eccezione come lo streamer e gamer, Paolo Cannone e all’head manager Qlash, Sekuar, ha tenuto una speciale conferenza sul tema, dal emblematico titolo: “Pillole di esports”.

Ma oggi in Italia a che punto siamo su questo fenomeno? L’abbiamo chiesto direttamente al mister dell’eNazionale. 

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«Nell’ultimo periodo – spiega Nello Nigro – abbiamo fatto degli enormi passi in avanti. Basti pensare che negli ultimi due eventi ufficiali ci sono state due finali con due italiani. Tutto il movimento sta crescendo, grazie anche agli eventi che vengono organizzati ormai da due anni a questa parte». Un ruolo fondamentale sulla loro diffusione nel nostro Paese l’ha fatto proprio il Covid: «La pandemia – precisa – il coach della eNazionale – sicuramente ha aiutato ad avvicinare un gran numero di persone a Twitch che è il canale, per quanto riguarda gli Esport, che permette a tutti di conoscere questo mondo dal momento che in tv, purtroppo, non ci siamo proprio arrivati. In tanti, invece, sulla piattaforma online si sono appassionati».

A prendere la palla al balzo ci sono anche dei napoletani. Ne sa qualcosa Giovanni Carafa, il titolare del The Game Spot esport arena di Fuorigrotta, presente al Comicon con uno stand dove si può giocare a diversi videogame, con tanto di speciali postazioni apposite per i player. «Negli ultimi tempi – racconta Carafa – c’è stato un incremento esponenziale per quanto riguarda il mondo degli Esport. I ragazzi si sono avvicinati molto a questo mondo grazie anche ai vari tornei organizzati negli ultimi anni, c’è una grande espansione ultimamente».  Il titolare del The Game Spot, da questo punto di vista, si è dimostrato lungimirante. «Noi – evidenzia – abbiamo aperto l’arena proprio durante la pandemia per dare la possibilità, a chi non può permetterselo, di utilizzare postazioni professionali dove potersi allenare».

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