Comicon 2022 a Napoli, presentata in anteprima la nuova serie cult «Bang Bang Baby»

Comicon 2022 a Napoli, presentata in anteprima la nuova serie cult «Bang Bang Baby»
di Alessio Liberini
Sabato 23 Aprile 2022, 19:23 - Ultimo agg. 24 Aprile, 08:08
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«Spero che piaccia al pubblico come ha emozionato a me girarla». A parlare agli spettatori del Comicon, in collegamento telefonico (assente alla kermesse perché positiva al Covid) è la stessa protagonista, l’attrice Arianna Becheroni, augurando ai cinofili napoletani una buona e primissima visione.

Così nel pomeriggio di oggi, presso l’auditorium della Mostra d’Oltremare di Napoli, è stato presentato e successivamente proiettato il pilot di Bang Bang Baby. Ovvero la prima puntata della serie tv, totalmente inedita, prodotta da Amazon Italia. La trama è incentrata attorno la figura di Alice, la protagonista. Un’adolescente milanese che si ritroverà tutto di un tratto ad essere il membro più giovane di un’associazione a delinquere. Una strada, scelta da Alice, non per soldi o fama ma per ragioni sentimentali, derivanti dall’amore per il padre che è un temuto capo ndrina dell’ndrangheta calabrese alla conquista della “Milano da bere” degli anni Ottanta. 

 

La serie sarà distribuita, in ben 240 paesi, solo a partire dal prossimo 28 aprile, ma nella giornata odierna, gli avventori della 22esima edizione del Salone Internazionale del Fumetto, hanno potuto gustarsi un piccolo anticipo. Impreziosito da alcuni ospiti d’eccezione che, prima della proiezione, hanno regalato qualche chicca sulla serie. Si tratta di uno dei tre registi, nonché supervisore del progetto, Michele Alhaique, l’attore – protagonista maschile - Adriano Giannini e l’attrice Dora Romano

A dare una curiosità, probabilmente sconosciuta ai più, è stato direttamente il regista spiegando che se la serie è ambientata a Milano le riprese si sono svolte nella capitale. «Ci siamo inventati la Milano degli anni Ottanta a Roma nel 2020 grazie alla scenografa. Questo dà un carattere in più alla serie» precisa Alhaique spiegando che i lavori sono partiti nel lontano 2019. «Il tempo del lockdown è stato utile, paradossalmente. È stata la prima grande produzione dopo le chiusure forzate».

Mentre gli attori presenti hanno raccontato il ruolo svolto dai propri personaggi.

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«Il motore scatenante del percorso di Alice (la protagonista) – spiega Adriano Giannini – è dato dalla figura del padre, che sarei io. Un criminale figlio della madre eroina che si trova costretto a coinvolgere, secondo i canoni mafiosi, la figlia per la propria salvezza». «È un qualcosa che non è assolutamente normale ma il mio personaggio lo fa senza nessun tipo di scrupolo. Così prende questa ragazzina perbene e la coinvolge nel mondo criminale, questo avviene già nella primissima puntata» chiarisce Giannini.

L’attrice Dora Romano, che nella serie interpreta la figura di “Nonna Lina”, si è focalizzata, invece, sulla scelta del periodo storico in cui è ambientato il lavoro. «Ho vissuto gli anni Ottanta, anche se all’epoca non ero Nonna Lina. In questa produzione la cosa gigantesca che bisogna sottolineare è tutto l’apparato organizzativo, dagli architetti agli scenografi fino agli attrezzisti e i costumisti. C’è stata una concentrazione totale sempre, senza che mancasse il divertimento. Ma la caratteristica fondamentale è stata la voglia di entrare in quell’epoca, ricostruendola in ogni dettaglio».

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