Sangiuliano, lectio magistralis all'Università Federico II di Napoli: la cultura è tradizione e progresso

Il ministro annuncia la creazione dei musei nazionali del Vomero (San Martino, Floridiana e Sant'Elmo) e i lavori nel Maschio Angioino. Contestazione davanti all’Ateneo

Il ministro Sangiuliano alla Federico II
Il ministro Sangiuliano alla Federico II
Lunedì 22 Maggio 2023, 10:56 - Ultimo agg. 23 Maggio, 19:17
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«Cultura è insieme di conoscenze, intesa nel duplice aspetto di tradizione e progresso, come processo non come dato cristallizzato e statico», mentre «crisi dell'essere è crisi della cultura e quindi dell'intera società». Così il ministro Gennaro Sangiuliano apre la sua lectio magistralis nell'aula Pessina della Federico II. Al centro “Cultura di massa e politica culturale”, un intervento che tocca i temi della fine del comunismo, dell'era digitale, della globalizzazione, e viene introdotto dal rettore Matteo Lorito, che sostiene la «cultura senza colore politico: la nostra è un'Università aperta». Nel prendere la parola, il direttore del dipartimento di Giurisprudenza, Sandro Staiano, definisce il ministro «nostro sodale» per gli incarichi di docenza che ha in diversi atenei italiani; mentre Sangiuliano lo chiama «maestro», e si dice emozionato, ricordando che qui, proprio in questa sede, ha sostenuto diversi esami. E, tra i laureati eccellenti, cita i tre presidenti della Repubblica: Enrico De Nicola, Giovanni Leone e Giorgio Napolitano, per dire: «La Federico II è uno dei migliori atenei al mondo», aggiunge con orgoglio, spiegando che i suoi modelli al ministero sono invece Giovanni Spadolini e Alberto Ronchey, come lui anche giornalisti. 

Poi il ministro loda la sua città, indica il Mann come visione di passato, presente e futuro, e rimarca il suo impegno: «Dobbiamo offrire la bellezza del nostro immaginario italiano: creeremo altri musei nazionali - San Martino, Floridiana e Castel Sant'Elmo al Vomero saranno un polo autonomo con il proprio direttore e il proprio staff, e sosterremo il restauro del Maschio Angioino, come richiesto dal sindaco. Questo significa lavorare per accrescere la nostra cultura, che deve essere democratica e plurale, in un processo hegeliano. Cultura come libero confronto di idee». 

Fuori l’ateneo lo aspetta la contestazione degli studenti, che ricordano la tragedia dell’Emilia Dentro e i valori antifascisti, lui preferisce non rispondere a domande su temi caldi come lo sciopero al teatro San Carlo. 

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