Dantedì, a Marigliano la Divina Commedia tra le mura del Castello Ducale

Antonio Porciello interpreta Dante con Marigliano e monte Somma sullo sfondo
Antonio Porciello interpreta Dante con Marigliano e monte Somma sullo sfondo
Martedì 23 Marzo 2021, 16:47 - Ultimo agg. 17:02
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Il 25 marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, si celebrerà per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal governo.

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Il sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo. «Questa prima edizione avviene in un momento particolarmente difficile. Le tante iniziative già previste si spostano sulla rete. Per questo rivolgo un appello agli artisti: il 25 marzo leggete Dante e postate i vostri contenuti. Dante è la lingua italiana, è l’idea stessa di Italia. Ed è proprio in questo momento che è ancor più importante ricordarlo per restare uniti», ha dichiarato il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

Per questo straordinario evento, di respiro nazionale, Factotum - agenzia di comunicazione, videoproduzione, spettacolo, eventi e socialnetwork –  ha realizzato i contributi grafici e audiovisivi nel luogo più suggestivo di  Marigliano: il Castello ducale.

Il tutto è stato possibile grazie alla giovane fotografa Imma Petricciuoli – che ha catturato il “nostro Dante” nei luoghi suggestivi del castello, alla make-up artist Anita De Vivo – che ha personalizzato il “sommo poeta” offrendone una versione pop e a suor Adele Capurro, madre superiora  delle Figlie della Carità dell’Ordine Vincenziano che risiedono nel castello. Le riprese con l’incipit del I Canto sono a cura del videomaker Lorenzo Goodman.

«Ricordare Dante, nel cuore del maniero medievale della nostra città, ci è sembrato un omaggio doveroso nei confronti di un uomo che ha reso l’Italia celebre in tutto il mondo e al quale dobbiamo la creazione della nostra magnifica lingua. Ad oggi, dopo ben 700 anni, il nostro lessico quotidiano è ancora dantesco. La scelta ardita di farne anche una versione pop è dovuta alla necessita di non far perdere l’interesse - di un autore come Dante - agli occhi delle nuove generazioni. Il poeta è un miracolo che è resistito al tempo e che lo eleva tra i più grandi personaggi storici di sempre. Dante è il bello senza tempo come un eterno in perenne divenire», sottolinea Antonio Porcelli (che interpreta Dante) studente di filosofia e responsabile dell’agenzia Factotum.

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