Grande successo in edicola per il libro Luciano De Crescenzo. Storie d'amore e di libertà, a cura di Titta Fiore e Federico Vacalebre e distribuito ieri in omaggio con «Il Mattino». Le trentamila copie stampate sono andate esaurite nel giro di poche ore. Il boom di richieste è in linea con gli altri titoli della collana «Ieri, oggi e domani» inaugurata nel 2015 con il volume su Pino Daniele, proseguita con quelli su Giancarlo Siani e Diego Armando Maradona.
Il libro sull'ingegnere-filosofo, scomparso a Roma il 18 luglio 2019 sulla soglia dei 91 anni, raccoglie in 144 pagine i suoi articoli scritti per «Il Mattino» dal 1979 al 2005, un suo inedito su Renato Carosone, le interviste più belle e tante testimonianze in sua memoria a firma della figlia Paola, dei grandi amici Renzo Arbore, Marisa Laurito, Marina Confalone, Geppy Gleijeses, e di Alessandro Siani, autore con De Crescenzo dell'ultimo libro, Napolitudine; e ancora i contributi del direttore de «Il Mattino» Federico Monga, di Massimo Adinolfi, Valerio Caprara e Marco Ciriello, un'intervista di Luciano Giannini a Maurizio Costanzo, oltre ai testi dei due curatori del volume.
Il primo intervento dell'inventore di Bellavista uscì su «Il Mattino illustrato» nel marzo del '79: il tema era la paura che il teatro di Eduardo incuteva ai registi napoletani, invitati a «liberarsi di quella presenza abbagliante, a non rifugiarsi nei tempi del passato remoto e a decidersi di ambientare nell'attualità i loro temi».
Con Vacalebre si entra nell'officina segreta dello scrittore, grazie ai ricordi del suo storico agente letterario Enzo D'Elia, che ancora lo chiama Lucianino e così lo ricorda: «Era orgoglioso di raccontare in maniera semplice, senza annoiare, concetti complicati, di fare cultura per molti e non per pochi. Di presentare ai giovani pagine antichissime. I critici mi snobbano? Pazienza, a leggermi ci pensano i lettori». Difficile dire chi ha raccolto oggi la sua eredità di filosofo divulgatore.