Defunti illustri: un libro per ricordarli e manifestazione al cimitero di Arzano

Defunti illustri: un libro per ricordarli e manifestazione al cimitero di Arzano
di Domenico Maglione
Venerdì 22 Febbraio 2019, 15:13
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Non è il muro del pianto o solo un luogo per il ricordo doloroso dei propri congiunti, amici e conoscenti. Il cimitero è anche scrigno di storia e cultura, di gente magari sconosciuta ai più ma che ha svolto un ruolo importante sul territorio, distinguendosi per umanità, per professionalità divenuta missione o per coerenza morale. Ed ecco allora che è nato il libro delle persone illustri, di donne e uomini che hanno lasciato il segno della loro presenza e ora si trovano sepolti nel cimitero consortile Arzano-Casoria-Casavatore. Abbiamo stabilito che il concetto di persona illustre non poteva essere in modo generalizzato alla massa di funzionari, politici o professionisti che hanno egregiamente, ma semplicemente, fatto il loro dovere di dipendenti o amministratori pubblici o che hanno svolto normale attività commerciale e professionale, anche se in modo esemplare e con alti standards di qualità, fa rilevare il presidente della commissione storica, Francesco Iorio. Illustre, quindi, è quella persona che si è distinta in ogni settore professionale o attività ma anche quella che, per coerenza morale e alta dignità ha meritato la stima generale e unalta considerazione popolare.

Il lavoro, nata da unidea dellex direttore del cimitero, Salvatore Graziuso, poi portata avanti da Francesco Leo, attuale numero uno della struttura consortile, ha messo così in evidenza, per la città di Casoria, lopera dellingegnere Corradino Cortese che si distinse nel campo della progettazione, costruzione e gestione delle turbine a vapore; Raffaele DIglio, detto don Domenico, perseguitato per non aver aderito al Partito Fascista; Orlando DUva, pittore di fama nazionale, molto apprezzato dalla critica; Claudio Ferone, storico, epigrafista, preside della facoltà di lettere della Lumsa di Roma; Vincenzo Ferrara, medico e benefattore. Viene ricordato insieme alla moglie Teresa Taglialatela Scafuti per aver fondato lospedale civile di Casoria, per creare nel paese natio un luogo di cura e di assistenza per la povera gente ammalata. Oggi il Presidio viene gestito dai religiosi Camilliani. Ma tra gli uomini illustri casoriani cè anche monsignore Biagio Iorio, parroco della basilica di San Benedetto di cui fu promotore del progetto di completamento del campanile; Francesco Orefice, ingegnere di provata esperienza che realizzò la chiesa delle Suore Sacramentine e la facciata della chiesa di S.Mauro; Nicola Rocco, giurista, magistrato e sostituto procuratore del Re, autore del trattato di diritto civile internazionale e docente alla Federico II per la cattedra di Diritto commerciale e Marittimo; Domenico Salierno, ingegnere e architetto che viene ricordato per aver realizzato numerose opere architettoniche tra cui la chiesa delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato, lordine religioso fondato da Santa Maria Cristina Brando.

Per Arzano, il posto donore tra gli illustri spetta a Vincenzo Tiberio che però non nacque in città ma a Campobasso e non è nemmeno sepolto nel cimitero di Arzano. Per lui, che viene ricordato per le ricerche svolte nel campo biologico e per essere stato un cittadino molto valente di cui esserne fieri, la commissione ha proceduto in deroga ai criteri stabiliti, dice Giustino Aruta, docente e rappresentante della commissione che ha lavorato alla stesura del libro sulle persone illustri. Nel 1890, Tiberio fece degli esperimenti presso il pozzo situato nel palazzo della sua abitazione ad Arzano e notò che con la sua presenza di muffa lacqua del pozzo era potabile mentre quando il pozzo veniva pulito lacqua causava enteriti. Oltre al precursore della scoperta della penicillina, ci sono poi Raffaele Cimmino, cui è dedicata anche la piazza principale. Fu impegnato politicamente per circa quarantanni. Si industriò per ristrutturare la piazza che ora porta il suo nome, a costruire la casa comunale e ad istituire efficienti servizi pubblici; Ciro Diligenza, forte assertore del gruppo antifascista locale; Geremia Piscopo, sacerdote, che si impegnò per fornire un prezioso contributo alla formazione culturale dei giovani del territorio, specialmente di coloro che appartenevano a famiglie con difficoltà economiche; Benito Saviano, che seguendo la sua passione per le arti, fu protagonista di numerose manifestazioni artistiche sia in Italia che allestero e tenne mostre in varie parti dItalia presentando opere pittoriche di straordinaria fattura. A Casavatore, la memoria va subito, invece, al sottotenente dei carabinieri Giovanni Esposito, che perse la vita in un conflitto a fuoco intenso e cruento durante il quale combattè, in Sicilia, con coraggio e sprezzo del pericolo contro i separatisti ribelli di Salvatore Giuliano, detto Turiddu. Per finire, a Casavatore vengono particolarmente ricordati Tommaso Iavarone e Maria Delle Cave, coniugi benemeriti per la loro prodigalità, quali promotori di numerose iniziative e attività a favore delle classi più deboli, degli orfani e dellintera comunità.
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