Minacciata da instabilità geopolitica, crisi energetica e cambiamenti climatici, la certezza degli approvvigionamenti torna in cima all'agenda euromediterranea, imponendo una revisione profonda dei sistemi di produzione agroalimentare. Se ne parlerà nel corso della conferenza «Techagriculture meeting Italia-Israele: l'agricoltura incontra l'innovazione», organizzata dall'ambasciata d'Israele, Confagricoltura, Comune di Napoli e Università degli Studi di Napoli Federico II, che si terrà il 17 maggio nella città partenopea, «simbolo della tradizione agroalimentare italiana e del dialogo mediterraneo».
Settore primario, agroindustria avanzata, scienza, ricerca e tecnologia si confronteranno nell'evento, che ambisce a diventare un appuntamento annuale rivolto ai Paesi mediterranei con caratteristiche climatiche e del suolo affini. A fare da protagoniste, le più avanzate imprese agricole d'Italia e le più innovative start-up e aziende agrifood-tech d'Israele per l'ottimizzazione delle risorse e la sostenibilità ambientale.
Ai saluti introduttivi del rettore dell'ateneo federiciano, Matteo Lorito, faranno seguito gli interventi del ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, del ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli, del ministro per il sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. A seguire, tre tavole rotonde dedicate al contributo dell'innovazione tecnologica nella risposta alle sfide della filiera agroalimentare e della sostenibilità.