La scoperta è straordinaria: l’inedito ritratto è il prototipo da cui dipende l’intera iconografia del celebre filosofo: da esso, infatti, sono tratte, le note incisioni di Raffaele Morghen e dello stabilimento litografico Gatti e Dura. Le ricerche sulla paternità della tela, anche per il prestigio dell’effigiato, indirizzano verso un autore di caratura internazionale, la cui identità sarà confermata e quindi comunicata in sede scientifica solo a completamente del restauro e delle relative indagini. Accogliendo l’invito del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura, venuti a conoscenza del ritrovamento, la Galleria Porcini concederà il dipinto in esposizione nel ‘sacrario’ della famiglia Filangieri, l’omonimo Museo civico di via Duomo; qui, da giovedì 30 maggio e per dieci giorni, anche a sostegno delle attività del museo, rilanciato dal neodirettore Paolo Iorio, sarà dunque possibile ammirare l’opera assieme al carteggio tra Benjamin Franklin e Gaetano Filangieri, anch’esso per la prima volta presentato al pubblico. Per l’occasione il Museo praticherà un prezzo speciale.
Sempre giovedì 30 maggio al Museo Filangieri alle ore 17 si presenta l’Accademia Filangieri-Della Porta con un incontro dal titolo “Napoli capitale della cultura europea: la modernità del pensiero di Filangieri e Della Porta”.
Per celebrare Filangieri, il 7 giugno, a chiusura del Maggio dei Monumenti 2019, nell’attiguo complesso della chiesa di San Severo al Pendino, per la direzione artistica di Eugenio Bennato A SUD DI MOZART e LE VOCI DEL SUD (Laura Cuomo, Francesco Luongo, Letizia D’Angelo, Carmelo D’Amato, Edoardo Cartolano) terranno un concerto dedicato a Filangieri. Il Maggio dei Monumenti 2019, che ha avuto un’amplissima partecipazione di pubblico, non poteva sperare in una chiusura migliore.
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