Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la festa delle arti di «Toledo d’Italia. Parole e Musica»

Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la festa delle arti di «Toledo d’Italia. Parole e Musica»
di Alessio Liberini
Sabato 22 Ottobre 2022, 18:30 - Ultimo agg. 23 Ottobre, 09:03
4 Minuti di Lettura

È una vera e propria “festa-performance”, che esalta e coinvolge ogni tipo di arte o spettatore, quella offerta alla cittadinanza dalle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Napoli. Partita dallo scalone dorato di via Toledo, con una allegra fanfara di fiati, e conclusa all’interno dei suggestivi spazi dell’ex Banco di Napoli con l’esibizione dell’attore Tonino Taiuti che, per l’occasione, veste i panni del celeberrimo pazzariello. Si passa dalla musica popolare per arrivare a quella elettronica. Dalle note dolci dei violini fino al tradizionale tamburello napoletano.

Storia e cultura, tradizione e modernità, si intrecciano armonicamente in un mix artistico affascinante proposto da “Toledo d’Italia. Parole e Musica”. Un incontro poetico-musicale, ideato e curato dal regista Francesco Saponaro con la collaborazione artistica del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, andato in scena oggi, 22 ottobre, con un doppio appuntamento ad accesso gratuito. 

«A pochi mesi dall’apertura della nuova sede – racconta Antonio Denunzio, vicedirettore delle Gallerie d’Italia-Napoli - apriamo le porte delle Gallerie d’Italia di Napoli con un evento che parte da via Toledo e invita i turisti e la cittadinanza a entrare nel museo per vivere una esperienza artistica unica.

L’abbiamo immaginata come una festa delle arti ma anche come un modo per rendere omaggio alla città, celebrare il talento napoletano ed esprimere il nostro legame con il territorio».

È la risposta non si è fatta attendere. In tanti, tra cittadini e turisti, hanno affollato i luoghi dell’evento - realizzato da Agenzia Teatri in collaborazione con Casa del Contemporaneo e promosso da Intesa Sanpaolo - facendosi trasportare in un viaggio magico nei meandri delle Gallerie d’Italia, tra i capolavori presenti e le performances che si orientano tra la musica.

Per «un avvenimento – evidenzia il regista Francesco Saponaro – che mette insieme musica e arti visive. Partendo dalla sollecitazione che abbiamo ricevuto dalla potenza espressiva delle opere che sono qui contenute». Un’occasione che fa inoltre dialogare le Gallerie d’Italia con «i vicini Quartieri Spagnoli, il cuore pulsante della città, quello popolare, che è difatti il nucleo propulsivo di questa metropoli. Per delineare un viaggio tra alto e basso, tra diverse definizioni dell’arte, in cui si compie questa festa».  

Video

Ad impreziosire il viaggio ci hanno pensato gli artisti, di diverse generazioni, chiamati a fare da testimonial della grande civiltà partenopea. Che hanno creato una «vibrazione emotiva tra i capolavori raccolti alle Gallerie d’Italia e le performances». Come, ad esempio, quella svolta da Lino Musella che fa risuonare le parole di Wanda Marasco legate alla visionarietà dolente e lacerata di Vincenzo Gemito. O quella di Fortunato Cerlino che presta la sua voce al Minotauro Asterione nel suo labirinto nella sala delle ceramiche attiche e magnogreche.

Tra i tanti artisti che hanno aderito all’evento ci sono anche Davide Mazzella, Peppino Mazzotta, Tonino Taiuti, Ivana Maione e Federica Totaro, la coreografa Susanna Sastro e il danzatore Gioele Barrella, il pianista Mariano Bellopede, il duo vocale Ebbanesis (Viviana Cangiano e Serena Pisa) e i tanti giovani musicisti del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, dalla classe di sassofono di Giuseppe Salime, all’ensemble di fiati di Eugenio Ottieri e alle classi di mandolino e chitarra di Fabio Menditto e Vincenzo Amabile, dal violino solista di Giuseppe Grieco alla Violoncelliade di Luca Signorini, fino alla classe di musica elettronica di Elio Martusciello. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA