Giornate FAI di Primavera 2023, riscoprire le perle della Campania

Il 25 e 26 marzo si rinnova l’appuntamento con l'evento dedicato al patrimonio culturale del nostro Paese

La presentazione delle Giornate Fai
La presentazione delle Giornate Fai
di Valentina Bonavolontà
Lunedì 20 Marzo 2023, 17:43 - Ultimo agg. 17:54
6 Minuti di Lettura

Tornano le Giornate FAI di Primavera, evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi e una delle occasioni più importanti per riscoprire delle perle nascoste o dimenticate del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti in tutta Italia.

In Campania saranno più di 40 le aperture straordinarie. Da Napoli a Ercolano, Capri, Sorrento e Vico Equense, Nola, Quarto, Bacoli e Pozzuoli; dalle province di Caserta, Avellino e Benevento fino ai siti del Salernitano e in Cilento, sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Ad aprire le porte ai visitatori questo week end ville e palazzi storici, aree archeologiche, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei e chiese di grande valore architettonico o storico-artistico. Sarà possibile visitare siti scientifici e non mancheranno percorsi alla scoperta di piccoli borghi, gioielli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e inoltre visite in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”(elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).

Video

A presentare il programma delle Giornate FAI di Primavera oggi in conferenza stampa, tenutasi eccezionalmemnte a Palazzo Salerno, uno dei luoghi simbolo di queste Giornate,  Felice Casucci, Assessore Semplificazione Amministrativa e Turismo della Regione Campania, il Capo di Stato Maggiore del Comando Forze Operative Sud Generale di Brigata Carmine Sepe e il Presidente Regionale FAI Campania Michele Pontecorvo Ricciardi, insieme ai rappresentanti delle Delegazioni di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e Napoli e ai delegati dei Gruppi FAI di Aversa, Capri, Pozzuoli, Nola, Penisola Sorrentina, Vesuvio e Gruppo FAI Ponte tra culture.

«FAI è un grande alleato del turismo italiano e della Regione Campania. Proprio in queste settimane stiamo lavorando al programma turistico 2023-2025. La grande rivoluzione copernicana sarà convincere i Comuni ad andare oltre il Campanilismo e ragionare per tematicità integrate». - dice l'Assessore Felice Casucci - «Abbiamo trovato una situazione in cui ogni Comune aveva il proprio evento culturale e stiamo lavorando in direzione di una logica di sistema, un'apertura al dialogo, di congiunzione di interessi e organizzazione dei rapporti istituzionali, di modo da trarre davvero un'insegnamento dalle vicende degli ultimi anni». 

Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale.

Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze.

Siamo orgogliosi di contribuire a questo progetto di rieducazione della cittadinanza e recupero degli spazi storici e culturali. E' un segno di grandezza del nostro Paese». - dichiara il Generale di Brigata Carmine Sepe - «Il mondo poggia su pilastri di storiache va conosciuta. Da Palazzo Salerno vedrete degli scorci inediti di Napoli, da una parte la Ginestra di Leopardi, dall'altra Virgilio. Condividere la cultura significa dare un grande segnare di democrazia e bellezza.

Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere.

«Il patrimonio italiano di storia, arte, e natura va tutelato e valorizzato perché tutti possano accedervi, conoscerlo e riconoscerne il valore» – dichiara Michele Pontecorvo Ricciardi presidente FAI Campania – «Un immenso e prezioso patrimonio che è il nostro ambiente e siamo tutti responsabili del suo futuro. Da quasi 50 anni il FAI si prende cura ogni giorno di luoghi speciali per le generazioni presenti e future. E per proteggere e conservare questi Beni, il FAI, per la sola manutenzione ordinaria, sostiene ogni anno costi per oltre 3 milioni di euro. Ma non basta: per prevenire i danni provocati dagli effetti sempre più gravi ed evidenti del cambiamento climatico, servono interventi straordinari. Sono necessarie più risorse e soltanto grazie all’aiuto e al sostegno di tante persone, la Fondazione potrà continuare a prendersi cura delle bellezze del nostro territorio».

Nel centro di Napoli, ad esempio, sanno eccezionalmente aperti Palazzo Salerno che, dopo Palazzo Reale, è l'edificio più antico della piazza del Plebiscito e sorge sul sito del monastero di Santa Croce fondato agli inizi del 1300; l’Accademia di Belle Arti di Napoli, una delle più antiche e prestigiose d'Italia, fondata da Carlo di Borbone nel 1752. Sarà possibile visitare l’Hotel San Francesco al Monte ex monastero del XVI secolo affacciato sul golfo di Napoli, posto tra le antiche residenze dei monaci e la spettacolare città sottostante; la Vigna di San Martino, sulle pendici della collina omonima ai piedi della prestigiosa Certosa trecentesca; la Villa Rosebery sulla collina di Posillipo che dal 1957 è in dotazione della Presidenza della Repubblica. 

Per le Giornate FAI di Primavera sarà aperta la Baia di Ieranto, Bene FAI in Campania, dove si potrà partecipare a diversi percorsi guidati ed iniziative speciali per scoprire i vari ambiti della baia; a Bacoli si potrà scoprire l’anfiteatro di Cuma, risalente al II e il I secolo a.C.; a Pozzuoli, per esempio, la Chiesa dei Santi Francesco e Antonio, edificio di culto di Pozzuoli dove oltre a una meravigliosa vista sul golfo. 

Saltano all'occhio le aperture della Fescina a Quarto, monumento funebre di età romana situato all’interno dell’area dei Campi Flegrei, della splendida Villa Romana all’interno dei Bagni della Regina Giovanna a Sorrento, la Villa La Rondinaia a Ravello, rifugio privato dello scrittore Gore Vidal.

lnsolite le aperture di diversi siti fra cui l’Area Archeologica dell'Appia Antica a Mondragone, candidata a Patrimonio dell'Unesco, dove scoprire come i Romani amavano il mare, le terme e tutto il paesaggio che questo luogo offriva, tanto da costruire una strada così importante per raggiungerlo o, ancora a Mondragone la Chiesa di San Michele Arcangelo, l'edificio religioso più antico del centro storico mondragonese, dove si ammireranno, tra gli altri, frammenti di affreschi ancora in fase di studio e tanti altri siti.

«Per contribuire basta una piccola azione, una piccola donazione con un SMS o con una telefonata da rete fissa al numero 45584. Soltanto tutti insieme potremo difendere il nostro grande patrimonio culturale e paesaggistico». - conclude Michele Pontecorvo Ricciardi-  «Siamo felici di poter rinnovare, anche per quest’anno, l’invito a partecipare alla grande festa dedicata alla bellezza del nostro Paese e ringrazio i tanti volontari e i giovani della nostra delegazione che dedicano il loro impegno a questa avventura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA