Pompei, il criptoportico di Villa Diomede nei prossimi piani di riapertura

Pompei, il criptoportico di Villa Diomede nei prossimi piani di riapertura
di Susy Malafronte
Mercoledì 21 Marzo 2018, 16:52
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Pompei. Il direttore generale del Parco Archeologico Massimo Osanna, «sogna» di aprire al pubblico il criptoportico di Villa Diomede. Il professor Osanna rivela al mondo dei social il suo «sogno» pubblicando su Instagram la foto inedita e suggestiva del luogo che intende aprire presto: «Pompei. Villa di Diomede, criptoportico. Un altro luogo da riaprire». Scavata nel 1771-1774, questa villa pseudo-urbana fu attribuita a M. Arrius Diomedes, la cui tomba è di fronte al monumentale ingresso, che introduce subito al peristilio, secondo le prescrizioni dell'architetto latino Vitruvio per le ville. A fianco è la zona termale, ed ambienti residenziali e di servizio; dal triclinio si godeva una splendida vista sul giardino sottostante e sul mare. Per una scala s'accede al quartiere inferiore della lussuosa villa (oggi non visitabile), costruito su un criptoportico, che serviva da cantina per il vino e che regge un peristilio attorno al giardino. Presso la porta posteriore giacevano due corpi aggrovigliati uno dei quali aveva un anello d'oro al dito e una chiave d'argento in mano, e teneva un gruzzolo di 1356 sesterzi. Altri diciotto corpi, tra i quali donne e bambini, asfissiati dai vapori, furono scoperti nel sotterraneo.
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