Il Madre all'opera: il museo presenta il nuovo calendario di mostre per il 2022

Il Madre all'opera: il museo presenta il nuovo calendario di mostre per il 2022
di Valentina Bonavolontà
Giovedì 2 Dicembre 2021, 22:13
4 Minuti di Lettura

All'ingresso tre "Combattenti" di Marisa Albanese, omaggio all'artista scomparsa tre mesi fa, accolgono i visitatori nell’atrio del Museo Madre, che ha ieri presentato un ricco calendario di mostre per il 2022.

«Abbiamo presentato un programma ricco, che è stato elaborato con il prezioso supporto del CdA e del Comitato Scientifico dalla vocazione fortemente internazionale». – spiega Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. «Le attività si inseriscono nel quadro degli sforzi fatti dalla Regione Campania non solo sul piano turistico, ma soprattutto conducendo un lavoro di osmosi dentro e fuori il territorio, convinti che questo possa portare benefici ai nostri pubblici».

Video

Si parte il 17 dicembre con Rethinking Nature il Madre, che inaugura un nuovo format, in cui il concetto di mostra incontra quello di piattaforma multidisciplinare.

Il progetto indaga, attraverso lo sguardo dell'arte contemporanea, su temi legati all’ecologia politica e sulla necessità etica di costruire un nuovo rapporto fra gli esseri umani e gli ecosistemi di cui essi fanno parte, declinando un pensiero critico condiviso tramite nuove produzioni di opere e una programmazione di eventi e laboratori che coinvolgono artisti e ricercatori di geografie e sensibilità diverse.

A marzo la mostra su Lawrence Carroll, la prima in Europa dopo la sua scomparsa nel 2019 a cura di Achille Bonito Oliva, il Madre ospita la prima mostra dell'artista in un'istituzione italiana; sarà un’antologica composta da dipinti, sculture e disegni di grandi e piccole dimensioni realizzate fra gli anni Ottanta e il 2019 presso i suoi atelier in Italia. Le opere sono caratterizzate dalla sua inconfondibile trama pittorica che declina i bianchi in infinite variazioni tonali, lasciando visibile la memoria dei materiali, le tracce della loro storia.

Da maggio la collettiva Bellezza e Terrore: luoghi di colonialismi e fascismi a cura di Kathryn Weir, che parte dalla Napoli d’inizio anni '40 per esplorare, attraverso lo sguardo di artisti, teorici e critici contemporanei, la storia e l'eredità dell'interconnessione tra colonialismo e fascismo. Sottolineando una concomitanza geografica e temporale fra storie mai raccontate insieme, il progetto presenta nuove ricerche artistiche, opere e installazioni che tracciano collegamenti tra la violenza assoluta del colonialismo e quella del fascismo, ed esplorano l'apparato filosofico, estetico e iconografico che sottende ad entrambi.

In seguito Ferdinandea, la personale di Clément Cogitore, un'installazione multimediale che raccoglie film in 16mm, video, simulazioni 3D, documenti storici e fotografie. Basata su indagini storiche e proiezioni speculative, la mostra racconta l'emersione e la scomparsa di un'isola vulcanica effimera, che prende il nome da Ferdinando II, re delle Due Sicilie. 

Sono inoltre previste nella primavera 2022 un'esposizione dell'ultima produzione di disegni di Armando De Stefano, nell'autunno 2022 una mostra realizzata in collaborazione con il MACBA di Barcellona sull'artista catalana Fina Miralles, in dialogo con esponenti della scena italiana impegnate nello stesso ambito concettuale di ricerca.

«Il Madre sta riprendendo una sua ispirazione classica, in grado di tenere insieme passato, attualità e futuro. L'arte contemporanea oggi ritrova la sua vitalità con un respiro internazionale, e con i suoi elementi di rottura e di creazione di linguaggi può inserirsi in un grande filone di trasformazione». – commenta il Presidente Vincenzo De Luca. «Abbiamo l'intenzione di dare più spazio al Madre, immaginando l'apertura di altre sedi nella regione, per valorizzare tanti artisti del territorio, e l'acquisizione di un altro immobile».

Ci sarà, inoltre, una retrospettiva dedicata alla figura di Jimmie Durham, recentemente scomparso, profondamente legato a Napoli e al mondo dell’arte contemporanea partenopea, insieme alla Fondazione Morra Greco, partecipata regionale.

Con la prospettiva di implementare le attività del museo si è costituita, grazie all’impegno di un gruppo di personalità della società civile napoletana, l’associazione culturale “Amici del Madre”, presieduta da Renato Magaldi. L’associazione, senza scopo di lucro, inizierà ad operare nel 2022, con la finalità di sostenere le iniziative del Madre (mostre, convegni, iniziative a favore di artisti, acquisizione di opere.

Il museo assicurerà alla collezione nuove opere provenienti dalle mostre Utopia Distopia: il mito del progresso partendo dal Sud e Rethinking Nature. Così come entrerà nella collezione permanente del Madre l’opera vincitrice della call per giovani artisti dedicata a Enrico Caruso, organizzata dalla Fondazione Donnaregina nell’ambito delle celebrazioni promosse dalla Regione Campania per il centenario della morte del tenore. Il progetto selezionato dalla commissione è quello di Diego Cibelli, dal titolo Out of chaos comes a dancing star, che prevede il coinvolgimento di giovani musicisti e la produzione di un disco inedito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA